Colombo: è la legge del bipolarismo

L'ULIVO Colombo: è la legge del bipolarismo L'ULIVO PREOCCUPATO, onorevole Colombo? «No, e perché? Lo si sapeva con largo anticipo che i più giovani hanno un orientemento di destra. Bastava guardare i risultati delle ultime politiche e prendere atto che l'Ulivo ha dei numeri ben più consistenti al Senato rispetto alla Camera». E questo non la mette in allarme? «Senta, io questa realtà la conoscevo anche quando ho proposto l'abbassamento dell'età a 16 anni per poter partecipare al voto». E' un atteggiamento inconsueto per un politico. «Io penso che sia normale che i giovani si collochino in una zona diversa da quella degli adulti. Adesso gli adulti dell'Ulivo hanno la maggioranza. Ed è quindi fisiologicamente naturale che i ragazzi tendano a stare dall'altra parte». Dunque, è una sorta di protesta generazionale? «Anche. Ma direi che, soprattutto, questo è il bipolarismo che avanza. In un sistema che si divide tra destra e sinistra, è naturale che ci siano delle fluttuazioni. Prima la situazione era statica semplicemente perché, per lunghissimo tempo, la sinistra è stata tenuta all'opposizione». E' un fenomeno solo italiano? «Al contrario, direi che è un fenomeno tipico di molti Paesi industrialmente avanzati. E' successo anche negli Stati Uniti, ad esempio. Negli anni di Martin Luther King e di Robert Kennedy i giovani erano tendenzialmente liberal. Poi la situazione si è capovolta e nei campus i professori erano in genere liberal, gli studenti no. E' un privilegio dei nuovi venuti quello di scegliere il campo in cui stare. Non deve destare né scandalo né allarme, purché non si logorino i limiti della democrazia». E' un rischio che in Italia possiamo correre? «No. Uno dei meriti di An è stato quello di rispondere rapidamente con organizzazioni "periferiche" adeguate alla nuova situazione. Ma gli studenti che adesso votano destra non hanno la vecchia mentalità missina. Sono perfettamente in linea con la logica parlamentare». Cosa ne pensa del fatto che a votare nelle università è stato solo il 10 per cento? «Questo è un problema. E deve stare a cuore sia alla destra sia alla sinistra. Dobbiamo pensare insieme a creare degli organismi che siano davvero rappresentativi». Ha qualche soluzione? «Sì, penso a qualcosa di simile al senato degli studenti nelle università americane. Penso cioè a degli organi paralleli a larga rappresentanza. E guardi che non lo dico perché in questa tornata elettorale la sinistra ha avuto la peggio». Non crede che possa essere stata la sinistra stessa, con le sue divisioni, a favorire il successo della destra? «No. Che una disivione esista, è indubbio. Ma non credo che pds e Rifondazione si facciano i dispetti fino al punto da far vincere An». [si. cos.] «Non ci deve essere nessun allarme se non si logorano i limiti della democrazia» Furio Colombo, deputato dell'Ulivo eletto a Torino

Persone citate: Furio Colombo, Martin Luther King, Robert Kennedy

Luoghi citati: Italia, Stati Uniti, Torino