La più First Lady del reame di Fabio Galvano
Gli exit poli danno alle forze del centro-destra tra il 54 e il 56 per cento dei voti, il 19-21 agli ex comunisti Guerra non dichiarata tra Cherie Blair e Norma Major: comparire ma non troppo La più First Lady del reame Londra, vietato somigliare a Hillary sta, a Londra, seduta fra il pubblico anziché al fianco del marito; a Edimburgo apparire rapidamente alla fine del grande show laborista per abbracciarlo timidamente e perciò goffamente, con lui che a questo punto non sapeva se prenderla per la vita o usare quel braccio - come poi ha fatto, goffo anche lui - per salutare i fedeli del New Labour che l'applaudivano. A completare la metamorfosi delle first ladies provvede Norma Major. Presa a bacchettate sei anni e mezzo fa, quando suo marito diventò primo ministro, per una presunta immagine di casalinga acqua e sapone, per quei suoi vestiti dozzinali fatti in casa, ma soprattutto per l'evidente timidezza che si traduceva in imbarazzo quando accanto a Major doveva comparire in pubblico, è stata sovente una moglie assente. Più felice nella casa eh famiglia a Huntingdon che a Downing Street, con i figli Elizabeth é James - ora cresciuti - piuttosto che con i quadri del partito, non ha rinunciato alle proprie ambizioni, scrivendo li¬ bri (uno, la storia della residenza di campagna dei primi ministri britannici, i Chequers, è particolarmente apprezzato) e coltivando la vita privata, quel «rifugio dalla politica» di cui Major va orgoglioso. In quegli anni, il più possibile lontana dalle telecamere, la crisalide è diventata farfalla. Non c'è attorno a Norma l'elettrizzante aspettativa di un «nuovo Camelot», di quella ventata d'aria fresca che Tony e Cherie Blair potrebbero portare fra le mura di Downing Street grazie anche alla loro giovane famiglia (Euan 13 anni, Nicholas 11, Kathryn 9). Affrancata però dalla cortina del silenzio fatta calare sulla sua rivale, Norma ha imparato a sorridere agli obiettivi, a vestire con stile anche se non sempre con eleganza, a truccarsi e pettinarsi con saggezza, addirittura ad accettare gli affettuosi abbracci del marito una volta strettamente privati. Tanto da diventare primattrice nella carovana del «battlebus» tory. In comune le due first ladies, quella attuale e quella di un presunto domani, hanno un odio dichiarato per la stampa che le tiene in assedio; e delle truppe giornalistiche al seguito, rivela una collega inglese, parlano come degli «animali». Ma Norma affronta quelle bestie, ormai, con scioltezza; mentre Cherie, cambiata pettinatura, vestiti, persino il sorriso, si è ridotta ad andare in palestra per apparire quello che non sarà mai, l'affascinante virago del New Labour. Fabio Galvano La riservata moglie del premier si scopre protagonista, quella dello sfidante vuole nascondere la grinta A sinistra, Norma, la moglie del primo ministro John Major Qui accanto, Cherie Blair A destra, Margaret Thatcher
Persone citate: Cherie Blair, John Major, Margaret Thatcher, Norma Major
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