Guerra sulle casalinghe

Secondo le associazioni dei consumatori «questa è una tassa che viola la Costituzione» Secondo le associazioni dei consumatori «questa è una tassa che viola la Costituzione» Guerra sulle casalinghe «No alVassicurazione obbligatoria» ROMA. Casalinghe con assicurazione sugli infortuni domestici. Arriva la legge e scoppia la polemica. Le associazioni dei consumatori Codacons e Adoc giudicano le 25 mila lire annue da versare all'Inail «una tassa incostituzionale» e annunciano battaglia. Ma vediamo che cosa prevede il disegno di legge approvato giovedì dal Consiglio dei ministri. IL FONDO PER LE CASALINGHE. Sarà istituito presso l'Inail. La gestione del fondo verrà disciplinata con un successivo decreto e inizierà a «lavorare» a partire dal 1998. Confluiranno nelle sue casse circa 190 miliardi l'anno. CHI E' INTERESSATO. Il provvedi mento riguarderà circa 7 milioni e 300 mila persone, uomini e donne, dai 18 ai 65 anni, che saranno iscritte obbligatoriamente al Fondo e dovranno versare un contributo annuo di 25 mila lire. Per i soggetti titolari di redditi propri non superiori a 9 milioni di lire annui o che appartengono a un nucleo familiare con reddito lordo non superiore a 18 milioni annui, il contributo sarà a carico dello Stato, che avrà un onere annuo di circa 43 miliardi. LE PRESTAZIONI. Il fondo verserà una rendita per inabilità permanente nei casi in cui l'incidente domestico provochi una riduzione della capacità lavorativa non inferiore al 33 per cento. Viene escluso il rischio di morte. La rendita sarà determinata sull'ammontare di una retribuzione convenzionale pari al minimo retributivo per il settore industriale, che corrisponde a circa 19 milioni e 401 mila lire annui. PREVENZIONE. Partirà una campagna di informazione per la prevenzione degli infortuni in casa. Sènza interventi di sensibilizzazione, i dati dell'Inail parlano di un futuro «a rischio» per un'alta percentuale di italiani. Il fenomeno degli incidenti domestici riguarda circa due milioni e mezzo di persone, di cui più della metà donne. La categoria più a rischio rimane la casalinga (7 incidenti ogni 100 esposti), seguita dai pensionati (5,5 per cento) e dai bambini fino a 4 anni (4 per cento). IL COSTO DEGLI INCIDENTI. Nel 10% degli incidenti si fa ricorso al ricovero ospedaliero (in media 5 giorni di degenza) con un costo complessivo di quasi mille miliardi l'anno. Le giornate di lavoro perse per questo motivo si possono stimare intorno ai 5 milioni l'anno. GLI INCIDENTI PIÙ' COMUNI. Per le casalinghe i nemici sono gli elettrodomestici e gli utensili da cucina. Gli anziani devono invece stare attenti alle ustioni, alle cadute, alle fratture. Dei bambini infortunati, il 35% è caduto sul pavimento, il 25% è caduto da sedie e mobili, il 6% si è bruciato con alimenti bollenti, e il 4,5% con forni e fornelli. I CONTRARI. Altro che assicurazione. Per il Codacons il prelievo alle casalinghe è un'imposta. «Non rientra infatti fra le scelte individuali - spiega il presidente dell'associazione Carlo Rienzi - e come tale la Corte Costituzionale sicuramente l'annullerà». «E' solo un modo - continua - per portare soldi allo Stato visto che l'Inail è in deficit, e dà prestazioni solo dopo anni e anni. Il fondo che dovrà essere istituito è una cassa di denaro fresco». I FAVOREVOLI. L'Adusbef valuta invece positivamente il disegno di legge. Qualche perplessità sulla clausola che fa scattare l'assicurazione solo per gli infortuni gravi Soddisfatte anche le casalinghe, almeno quelle organizzate. Il Moica (Movimento italiano casalinghe) giudica l'obbligatorietà del versamento positiva perché, spiega la presidente Tina Leonzi, «dà modo a tutte le donne di essere assicurate. In più permette di abbassare il premio per tutte, visto che inizialmente si era ipotizzata un'assicurazione volontaria con premio di 65 mila lire». [r. r.] Interesserà oltre 7 milioni di donne Un contributo annuo di 25 mila lire Sarà garantita una rendita in caso di incidente domestico

Persone citate: Carlo Rienzi, Tina Leonzi

Luoghi citati: Roma