Femminista ottantunenne ambasciatrice in Vaticano di A. Dr.

Femminista ottantunenne ambasciatrice in Vaticano USA Clinton ancora incerto sulla sede di Roma Femminista ottantunenne ambasciatrice in Vaticano WASHINGTON. Una donna per il Vaticano. Bill Clinton ha scelto l'ottantunenne Lindy Boggs, ex deputato democratico della Louisiana e veterana del movimento per i diritti delle donne, come suo ambasciatore presso la Santa Sede. La Boggs è ancora un personaggio di spicco della scena politica nonostante l'età. Entrò alla Camera nel 1972 conservando il seggio per 18 anni. La nomina della Boggs segna un piccolo passo avanti nella lenta e laboriosa scelta degli ambasciatori da parte del Presidente. Altre nomine dovrebbero essere decise nei prossimi giorni, tra cui quella del nuovo ambasciatore a Roma. Reginald Bartholomew, l'attuale ambasciatore, viene infatti dato in partenza, forse per Israele. E dietro le quinte si è scatenata una lotta dagli esiti ancora molto incerti. In questo momento il favorito appare Phil Lader, potente avvocato e già vicecapo di gabinetto di Bill Clinton durante il primo quadriennio. La sua amicizia con Clinton ri¬ sale ai tempi dei loro studi universitari a Oxford. E proprio il suo facile accesso al Presidente lo rende un candidato particolarmente gradito all'Italia. Ma Lader è il primo a riconoscere che la gara non è ancora vinta. Del resto la nomina degli ambasciatori è anche legata a un complicato gioco di incastri sulla scacchiera diplomatica. In un primo tempo era emersa una troika di candidati per Roma, tutti di origine italiana: Thomas Foglietta, deputato di Filadelfia; Frank Guarino, deputato del New Jersey; Dennis De Concini, ex senatore dell'Arizona. Ma le loro candidature sono gradualmente sbiadite e oggi al dipartimento di Stato i loro nomi suscitano sguardi dubbiosi e perplessi. La candidatura di Foglietta, poi, è stata particolarmente indebolita da un violento attacco sferrato dagli avversari del deputato all'interno del partito democratico di Filadelfia. Che hanno scritto al Presidente esortandolo a non mandare Foglietta a Roma. [a. dr.]