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A Roma il convegno dei magistrati. Armistizio col pds dopo il ripensamento di D'Alema A Roma il convegno dei magistrati. Armistizio col pds dopo il ripensamento di D'Alema Giustizia; vince la protesta dei pm Cambia la bozza Boato. Nuovo scontro con Berlusconi ROMA. E' un momento di rinnovata tensione tra politici e magistrati, ma solo un momento. Perché l'aria che si respira alla riunione dell'Anni non è di «scontro» né di «guerra». «Armistizio» e «pace», allora? Sono categorie che non piacciono ai magistrati né ai politici, ma l'impressione è che dopo le ultime prese di posizione di D'Alema e Folena - qualcuno dice marcia indietro - i magistrati siano più tranquilli. Anche se i problemi non sono tutti risolti. Per Elena Paciotti l'ultima proposta pds camerale va bene tranne nel punto in cui vuole cambiare la sezione disciplinare del Csm, rendendola più autonoma dal Consiglio e parificando il numero di «laici» e «togati»: «E' preoccupante, perché la storia insegna che proprio attraverso l'azione disciplinare si cerca di condizionare i magistrati. Aumentare la componente di derivazione politica mette a rischio la nostra indipendenza». Bianconi e La Licata A PAG. 7 di Guido Ceronettt E poi cominciavo a sentirmi vecchio. Sto bene, finché faccio le mie passeggiate. Ma la sera dopo cena sprofondo nella mia poltrona, prendo un libro, un giornale, e dopo un po' mi sento come paralizzato, mezzo morto. Mi alzo, mi spoglio con difficoltà, mi stupisco di nuovo dell'aspetto così invecchiato delle mie gambe, mi trascino a letto... In casa c'è silenzio completo. Dalla radio esce una musica debole, persa. Un po' alla volta, leggendo, perdo i sensi e mi trasformo in una grande pietra ricoperta da sottili rampicanti. Avraham Ben Yehoshua, Il poeta continua a tacere, 1964