Rimini, un parroco guida il comitato che fra una settimana sfilerà in processione sulla statale

Rimini, un parroco guida il comitato che fra una settimana sfilerà in processione sulla statale Rimini, un parroco guida il comitato che fra una settimana sfilerà in processione sulla statale RIMIMI DAL NOSTRO INVIATO Al chilometro tre Raspanti Giuseppe, di anni 72. Al chilometro tre virgola cinque Campanelli Andrea, di anni 13. Al chilometro quattro Brembs Godsber Herman, di anni cinquantatré. E, oltre a questi, prima di questi, altri trentaquattro. In milleseicento metri, trentasette morti per incidenti stradali. Scordatevi pure la Route 66 che attraversa l'America come una nera leggenda scarabocchiata sulle mappe, la vera strada maledetta è questa qui: la statale 258, meglio conosciuta come Marecchiese perché costeggia il fiume Marecchia. Sono novanta chilometri d'asfalto, dalla Romagna alla Toscana, da Rimini a un paese che, per forza di cose, si doveva chiamare Sansepolcro. E' perfino naturale anche il fatto che, lungo il percorso, si affacci la casa dei fratelli Savi, i poliziotti assassini della Uno bianca. La 258 è stata costruita nel dopoguerra, quando, come si usa dire, «qui era tutta campagna». Poi, invece, si è estesa la periferia di Rimini, sono venute le case verdi a due piani, il ristorante con il gigantesco Passatore all'ingresso, la scuola, il negozio di vestiti, tutti costruiti a ridosso della strada. Esci e il primo camion diretto ad Arezzo ti spazzola il vestito. Tra il chilometro 2,5 e il chilometro 4,1 può andare peggio. E' già successo trentasette volte, tutte le caselle della roulette a fondo nero, compresa quella dello zero. Il grande croupier fa rotolare la pallina all'altezza di un cavalcavia, giù, tra due ali di case, e quando si ferma, per qualcuno che ci abitava «rien va plus». Il giorno dopo, Don Pasquale Campobasso, nella sua chiesa di Santa Maria a Spadarolo, parrocchia più vicina a quei milleseicento metri, celebra un funerale e recita la predica che ormai tutti sanno a memoria, invocando «che si fermi il sangue sulla Marecchiese». E' arrivato a Spadarolo nel 1971. Mettendo ordine tra i documenti dei predecessori ha trovato una cartellina rossa e sdrucita che conteneva ritagli di giornale e petizioni inascoltate. I ritagli (datati 1969) dicevano: «Negli ultimi cinque anni 39 vittime lungo i novanta chilometri della Marecchiese, la strada della morte». Le petizioni chiedevano: «Fermate la strage» o, almeno, mettete un lampeggiante. Seicento milioni stanziati, nessun intervento. Scomparsi prima dell'ultima curva che da Roma risale verso l'Adriatica, a quanto pare. Don Pasquale ha continuato ad accompagnare i suoi fedeli nell'ultimo viaggio, uno dopo l'altro, inesorabilmente. A recitare la stessa predica che lui dice «dettata dal sangue». Poi si è stancato. E' successo quando è morto Andrea Campanelli, che andava in bicicletta. Il parroco l'aveva salutato alla fine della lezione di catechismo, l'aveva guardato pedalare via, poi era salito sulla sua auto (una Uno bianca, inevitabilmente) ed era sceso in direzione della Marecchiese. Quando è arrivato all'incrocio c'era già una folla in mezzo all'incrocio. Il bambino era sull'asfalto. Il prete era sceso, gli aveva dato l'estrema unzione, poi se n'era andato, aveva girato l'auto, era tornato in chiesa a pregare e si era sentito male davanti all'altare. Quella notte aveva chiamato il medico di guardia, il giorno seguente un gruppo di persone con le quali aveva ridato vita al comitato chiamato «Meno sangue sulla Marecchiese». Si sono messi intorno a un tavolo, con ritagli di giornale, referti, verbali dei vigili urbani, hanno fatto calcoli e considerazioni, hanno scoperto quel maledetto chilometro e sei e verificato che in tutta Eu- Don Pasquale ha costruito una croce in legno per ogni vittima da consegnare ai familiari "K'OKiM TU «tri < NONUcc|D NON UCClOCRe FORLÌ 1 FORLIMPOPOLI MELDOLA URBANIA S. ANGELO INVADO SANSEPOLCRO Da sinistra, il volantino della parrocchia che invita alla messa del 25 aprile e un'immagine della Route 66, la strada che attraversa l'America accompagnata da una leggenda di morte. Sotto, il tragitto della «Marecchiese», la statale che da Rimini arriva a Sansepolcro, in provincia di Arezzo, e che prende il nome dal fiume Marecchia

Persone citate: Andrea Campanelli, Campanelli Andrea, Raspanti Giuseppe, Savi