«Quiz truccati, la Rai è stata negligente» di Flavia Amabile
Prima di arrivare in televisione, Baldini ha controllato 84 concorsi in quattro anni «Quii truccati, la Rai è stata negligente» Gli inquirenti: ha lasciato mano libera all'intendente Prima di arrivare in televisione, Baldini ha controllato 84 concorsi in quattro anni «Quii truccati, la Rai è stata negligente» Gli inquirenti: ha lasciato mano libera all'intendente ROMA. Una Rai negligente nei controlli, questo è il primo dato raccolto dagli inquirenti dopo cinque giorni di indagini sulla teletruffa scoppiata a «Domenica In». Ma in questa vicenda che ha già portato all'iscrizione di nove persone nel registro degli indagati si scaverà ancora a lungo per capire se negli uffici di Saxa Rubra si nascondeva anche qualcosa di più. Dai racconti dei personaggi finora coinvolti nella vicenda emerge un meccanismo quasi unico nel mondo pur vario dei concorsi a premi. La Rai stendeva il regolamento, il ministero delle Finanze lo approvava e provvedeva a nominare il funzionario: un obbligo nel caso di giochi sponsorizzati come quello di «Domenica In». Una volta insediatosi, però, il rappresentante delle Finanze si trovava davanti un'autostrada della truffa, da percorrere tutta a 180 all'ora senza controlli né - almeno in apparenza - rischi. Già, perché in una mano aveva domande e risposte ai quiz e nell'altra libertà sulle persone da contattare. Alla Rai si era preferito non estrarre a sorte le persone che avrebbero partecipato al gioco, ma lasciare che il rappresentante delle Finanze si organizzasse da solo. E Umberto Baldini si era organizzato. Il 5 gennaio partecipava per la prima volta a «Domenica In», come garante dello svolgimento del gioco. Già nella seconda puntata metteva a segno il primo colpo: 180 milioni assegnati a Marina Calandra di Genova. Poi, sono venuti gli altri fino alla scoperta di domenica scorsa. Paolo De Andreis, capostruttura Rai e responsabile della trasmissione, era informato della procedura singola¬ re seguita da Baldini e sua è la firma ai verbali delle vincite. «Mi sono fidato», spiega, dopo aver precisato di non essere sottoposto a indagini. «Baldini era il rappresentante delle Finanze, il garante, che cos'altro dovevo fare? In una trasmissione come "Domenica In" esistono mille problemi da seguire». Dunque, una Rai negligente per connivenza, o solo per pigrizia? Su quest'interrogativo procederanno nei prossimi giorni le indagini. Sarà il magistrato Maria Cordova a occuparsene da lunedì, dopo il trasferimento del fascicolo avvenuto due giorni fa. Gli interrogatori riprenderanno con le tre vincitrici individuate attraverso la confessione di Baldini. Oltre a Marina Calandra, verranno ascoltate Rosa Marcassa di Roma e Antonietta Bassanetti di Cremona, vincitrici, rispettivamente a febbraio e marzo, ognuna di un premio da 80 milioni. Dovranno rispondere agli stessi quesiti posti nei giorni scorsi a Baldini e Vegliante. Gli inquirenti intendono chiarire quello che finora è un sospetto: che Baldini sia stato reticente, che intenda nascondere qualcun altro, un complice, un regista, qualcuno da cercare, forse, all'interno della Rai. «Il nostro cliente ha chiarito tutto quello che doveva, non nasconde nulla», ha affermato il suo difensore, l'avvocato Pietro Cerasaro. Ma dopo le vincitrici sarà la volta dei tre intermediari contattati da Baldini per mettere in piedi la truffa. Si tratta di Nadia Esposti, titolare della società Promotion, di Giuliana Herzel e di un certo Caselli. Sono tre persone che, sembra, facevano parte del giro di aziende che organizzava concorsi per le aziende. Baldini le aveva conosciute nel corso della sua attività di vigilante per conto del Fisco: 84 concorsi a premio affidati al suo controllo solo negli ultimi quattro anni. Da quel mondo arrivava anche Marina Calandri, la vincitrice di Genova, consulente della Team Promogroup di Milano, una società che si occupava di reperire le ragazze in caso di dimostrazioni pubblicitarie. Diverso, invece, il canale che avrebbe portato alla vincita di Antonietta Bassanetti. Anche se la donna smentisce, sarebbe la suocera del Caselli. Ma di questo gli intermediari parleranno con i magistrati. Flavia Amabile
Luoghi citati: Genova, Giuliana Herzel, Milano, Roma
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