Il Polo nel convento simbolo della dc di Raffaella Silipo

A Vallombrosa Fanfani si alleò con il psi, ora gli azzurri inseguono i valori del centrodestra Il Polo nel convento simbolo della de A Vallombrosa Fanfani si alleò con il psi, ora gli azzurri inseguono i valori del centrodestra Il Polo nel convento simbolo della de L, ULIVO ha imitato lo scudocrociato e adesso il Polo imita l'Ulivo, scegliendo un convento per il congresso dei giovani azzurri. E che convento: Vallombrosa ha infatti alle spalle una storia politica di tutto rispetto. Qui nel luglio del 1957 si tenne uno storico consiglio nazionale de in cui l'allora segretario Amintore Fanfani - grazie anche alle insistenze di un giovane Ciriaco De Mita - decise di finirla con il centrismo e aprire ai socialisti. Qui nel 1969 le Acli ruppero il collateralismo con lo scudocrociato e fecero la scelta socialista, incuranti degli anatemi dei vescovi. E proprio nella culla del tanto odiato «cattocomunismo» Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Rocco Buttiglione concluderanno la kermesse dei giovani del Polo, fissata il 27, 28 e 29 giugno. Vallombrosa: si avvera così il sogno di Buttiglione di una «Pontigna- no bianca», da contrapporre al plenum dell'Ulivo avvenuto, appunto, l'anno scorso alla Certosa di Pontignano. Il segretario Cdu ci aveva già tentato, l'anno scorso, chiedendo ospitalità ai monaci benedettini di Camaldoli, nell'Appennino Casentinese, ma le sacre porte erano rimaste chiuse: «Non abbiamo mai dato spazio ai partiti e non intendiamo darne: Camaldoli non è un albergo». E' però un luogo che per gli ex de possiede un valore simbolico tutto speciale: qui, durante la guerra, un gruppo di promettenti laureati cattolici (da Andreotti a Fanfani, da La Pira a Moro e Taviani) elaborò una summa di principi di dottrina sociale nota, appunto, come «dottrina di Camaldoli». Rilanciata con Pontignano la moda-convento, la sinistra, da parte sua, ha deciso quest'anno di passare dallo spirituale al temporale, riunendosi nell'antico maniero di Gargonza, con una variazione scenografica sul tema del luogo suggestivo. Già, perché a ben vedere quello che accomuna tutte queste scelte è non tanto la ricerca di un luogo propizio alla riflessione, quanto il desiderio di concedersi un fondale sorprendente, che di per sé impressioni il pubblico, a prescindere dai contenuti del dibattito politico. E cosi a giugno, all'ombra dei ci¬ pressi di Vallombrosa i rampolli dell'opposizione si ripromettono di elaborare il decalogo dei valori del centro destra. Ad aiutarli nello stendere 0 documento - spiega Lucilla Pastorelli, 28 anni, esponente del Cdu - «saranno studiosi, filosofi come Giovanni Baget Bozzo e scienziati come Carlo Rubbia. E poi abbiamo invitato i leader. Difficile affermare con certezza che ci saranno, anche perché è difficile prevedere cosa potrà accadere da qui a due mesi. Finora però non sono mai mancati ai nostri appuntamenti». Ma attenzione: Buttiglione e Casini, Berlusconi e Fini, farebbero bene a ricordare l'ammonimento dello storico Pietro Scoppola, gran fautore dell'unione politica dei cattolici: «C'è un fantasma che si aggira nella sala di Vallombrosa: il fantasma della de». Raffaella Silipo

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