Giudici il «giorno della protesta»

L'incontro organizzato dall'Anni. Presenti anche i ribelli dell'Ulivo. Cicala: riflettiamo senza pregiudizi Giudici, il «giorno della protesta» Autonomia» e «indipendenza» parole chiave del convegno « L'incontro organizzato dall'Anni. Presenti anche i ribelli dell'Ulivo. Cicala: riflettiamo senza pregiudizi Giudici, il «giorno della protesta» Autonomia» e «indipendenza» parole chiave del convegno « ROMA. Annunciato o criticato, invocato c demonizzato, alla fine il «giorno della protesta» è arrivato. Qualcuno ha parlato addirittura di «manifestazione di piazza», mentre gli organizzatori si sgolano a ripetere che è un semplice convegno. Ma un po' per le aspettative e un po' per i significati di cui s'è riempito, l'appuntamento di oggi fissato dall'Associazione nazionale magistrati è comunque una tappa fondamentale nel dialogo (o non-dialogo) tra giudici e forze politiche. Come andrà lo si vedrà M a partire dalle 9,30 del mattino, nella sala del residence | Ripetta. «Magistratura c Costituzione: quali garanzie per i cittadini» si intitola il convegno nazionale organizzato dall'Almi per discutere di autonomia e indipendenza della magistratura. Un principio che, si legge sull'invito, «garantisce l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge». Si parlerà di governo autonomo delle «toglie», dei «rischi di condizionamento da parte del potere politico», di obbligatorietà dell'azione penale, ma sotto una luce particolare: «i lavori della commissione parlamentare per le riforme costituzionali». M' questo che ha fatto scattare la molla dell'interesse e delle proteste: i magistrati vogliono metterò bocca sul lavoro del Parlamento senza averne titolo, dicono i critici. Niente affatto, risponde uno dei relatori, l'ex segretario dell'Anni Mario Cicala: «Il nostro scopo è promuovere mia riflessione serena e pacata in cui tutti, per primi noi magistrati, ascoltino la voce della ragionevolezza, senza clamori e preconcette contrapposizioni». Quasi a garantire che si tratta di una giornata di studio, a presiedere i lavori è stato chiamato l'ex ministro della Giustizia ed ex presidente della Corte costituzionale Giovanni Conso. Le relazioni portanti saranno svolte da magistrati aderenti alle quattro correnti dell'Anni. In mattinata Cicala (Magistratura indipen¬ dente) e Edmondo Bruti Liberati (Magistratura democratica) parleranno del pubblico ministero; nel pomeriggio Mario Almerighi (Movimenti riuniti) e Alessandro discuoio (Unità per la costituzione) discuteranno rispettivamente del Csm e dell'unità della giurisdizione. A conclusione dei lavori, il professor Alessandro Pizzorusso farà una «relazione di sintesi». Al centro di ogni discorso, fatalmente, saranno in ogni caso i lavori della Bicamerale e l'ormai famosa «bozza Boato». Almerighi, per esempio, sosterrà che le proposte presentate per la riforma del Csm eliminerebbero l'autonomia e di conseguenza diminuirebbero l'indipendenza della magistratura. E che se un problema esiste non si risolve con l'aumento dei membri «laici» del Csm, ma renden- do più efficaci e utili i fascicoli sui singoli magistrati, in modo da consentirne una corretta valutazione professionale; il che si ottiene con la proposta di legge già in discussione in Parlamento, e non con una riforma della Costituzione. Un mese fa il presidente dell'Anni Elena Paciotti ha invitato diversi parlamentari e operatori del diritto. Tra i politici ci saranno Boato, Buttiglione, Elia, Folena, Mace- ratini, Salvato, Urbani e Zecchino. Non si sa quanti magistrati parteciperanno al convegno; giudici e pm si vedranno domani, al palazzo di giustizia di Roma, dove si terrà un'assemblea (stavolta a porte chiuse) sugli stessi temi. Lì andrà ad esempio il procuratore di Milano Borrelli, che oggi non sarà al convegno. Al residence Ripetta si sono dati appuntamento anche i «ribelli» dell'Ulivo, quei senatori (ma ieri hanno scritto un analogo documento anche 55 deputati del centrosinistra) che criticano la bozza Boato. In qualche modo sono loro i referenti della magistratura dentro il Parlamento. Raffaele Bertoni, che oggi è senatore ma qualche anno fa era presidente dell' Anni, dice: «Speriamo che il "peccatore" Boato si penta, perché il nostro documento ribadisce la linea del pds e dell'Ulivo sulla giustizia. Abbiamo fiducia che i vertici del nostro gruppo porteranno avanti quelle posizioni». [gio. bia.] ae magstratpa fondamen-dialo politii vedrà M el matsidence | ostitue per i il conanizza di ziouna vori parrme atto 'inte: i met del vertici. i lavori è stato caao stro della Giustizia ed ex presidente della Corte costituzionale Giovanni Conso. Le relazioni portanti saranno svolte da magistrati aderenti alle quattro correnti dell'Anni. In mattinata Cicala (Magistratura indipen¬ membri «laici» del CsmA destra ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick RATI MILANO Ambrosio sorrira che la situado». La notizia s hanno votato la bozza di risegretario della D'Alema, abbia e ricorso a leggi are la Costituvigilia del congistrati italiani, parecchio il clianese. E' come ultimamente a AbbiIl nostgistrati milanesi c'era chi, come il pm della pretura iFabio Roia, arrivava ad auspicare proprio la formazione di un partito trasversale tra le forze politiche che recepisse le istanze dei (magistrati. Ma a parte l'Ambrosio, gli altri im, Borrelli compreso, mostrano distacco dalle vicende di politica dell'altro ieri dell'Anni di Mi lano ha preferito 1 rinunciare ad ogni intervento: atteggiamento che si potrebbe ripetere anche durante il convegno di domani cui sicuramente parteciperà. Soltanto parlando di un'inchiesta sulle false Parla D'Ambr«La situazionsi sta sbloccaadesso tocca al Parlamento A destra ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick

Luoghi citati: Milano, Roma