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Abbiamo lanciato l'allarme Il nostro compito è finito» Abbiamo lanciato l'allarme Il nostro compito è finito» sia mia riedizione peggiorata del colpo di spugna su Tangentopoli. Dunque dei pm di Mani Pulite, a Roma, con tutta probabilità, oltre a Borrelli sarà presente soltanto Piercamillo Davigo, membro per altro del comitato direttivo centrale dell'Associazione magistrati e l'unico che rivendichi un ruolo attivo nell'organizzazione del convegno: «Sì, ci sarò e mi farò un'idea di quanto sta accadendo soltanto dopo aver partecipato al convegno e aO'assemblea». Invece domani Gherardo Colombo e Ilda Boccassini, che ieri erano a Roma per le loro indagini, saranno a Massa Carrara: il primo per ricevere il «Premio Falcone», la seconda per leggere le motivazioni della consegna. Infine, più prosaicamente, il pm Francesco Greco se ne andrà al mare, in vacanza. Tutti più tranquilli, allora? Niente affatto. Basta confrontare i due do¬ cumenti dei magistrati e degli avvocati penalisti (che ieri, per protestare contro l'atteggiamento dei magistrati sulla Bicamerale, si sono astenuti in massa dalle udienze), votati a distanza di un giorno dall'altro nello stesso marmoreo palazzo, per capire quale antitesi si nasconda dietro la calma apparente che pervade il tribunale. E dunque, se per i magistrati di Milano «non sarà incidendo sulla composizione del Csm, separando le carriere, modificando il regime di obbligatorietà dell'azione penale... che verrà risolto uno soltanto dei problemi che affliggono la giustizia italiana», come recita il documento approvato all'unanimità dall'assemblea dell'altro giorno, per i penalisti milanesi, viceversa è separando le carriere che si potranno avere più garanzie per la difesa. Paolo Colonnello