Sul 740 controlli in tempo reale di S. 1.

Sul 740 controlli in tempo reale Lo annuncia Visco : accertamenti da giugno e possibilità di concordare Sul 740 controlli in tempo reale Affitti in nero, il Fisco chiede aiuto alla polizia ROMA. E' una novità assoluta, per il fisco italiano, talvolta implacabile, mai veloce. «Da giugno di quest'anno - annuncia il ministro delle Finanze Vincenzo Visco - gli accertamenti verranno fatti sull'ultima dichiarazione dei redditi presentata, cioè la prossima. Gli interessati ne tengano conto». Chi presenta il «740» a maggio dovrà tener conto della possibilità che un controllo arrivi subito, e non dopo anni come ò in genere avvenuto finora. E invece di aprire la via a un lungo contenzioso, si potrà arrivare subito a una «adesione» del contribuente. Permette questa rapidità il decreto delegato sulla riforma dell'accertamento, approvato che è ora sottoposto al parere consultivo delle Camere. Visco, in una conferenza stampa congiunta con Carlo Azeglio Ciampi e Franco Bassanini per rivendicare l'ampiezza delle riforme fin qui approvate, si lamenta però della lentezza dei parlamentari. La commissione competente ad esaminare le deleghe fiscali non è stata ancora formata; una parte del maggior gettito atteso dall'«accertamento con adesione», 700 miliardi, è così messa a rischio. Comunque nella seconda metà dell'anno partiranno le verifiche sui «740» appena presentati. Un'altra iniziativa contro l'evasione riguarda i contratti d'affitto non registrati per evitare di pagare le imposte. Secondo il Secit, il servizio degli ispettori tributari, si tratta di una pratica diffusissima: al fisco risultano circa la metà degli affitti comunicati al ministero degli Interni secondo una vecchia norma antiterrorismo che non è mai stata abolita: nel '95 infatti al Viminale risultano avviate 878.641 locazioni contro le 420 mila dichiarate alle Finanze. E' una delle molte stranezze dell'amministrazione italiana che nessuno avesse mai pensato prima a confrontare questi dati. Visco, parlando alla commissione Ambiente della Camera, ha annunciato che provvederà. In base alla cosiddetta «legge Moro», che risale appunto agli Anni 70, c'è l'obbligo di dichiarare ai commissariati nome e generalità delle persone che abitano nella casa che si possiede. Evidentemente la Polizia è più temuta del fisco; cosa possibile perché, dice il ministro delle Finanze «nessuno fa i controlli e il catasto non funziona». Visco ha comunque riconosciuto che gli immobili, insieme ai redditi da lavoro, sono stati relativamente tartassati dal fisco negli ultimi anni. «Quanto più riusciremo a colpire l'evasione, tanto più allevieremo il peso sugli altri contribuenti» è la promessa. Tutti i decreti delegati in materia fisca¬ le in attuazione della legge finanziaria '97 saranno pronti prima dell'estate: «Alla fine del processo - ha detto Visco - avremo una riforma di ampia portata simile a quella che si appresta a fare la Germania. Gli obiettivi sono simili: eliminare alcuni tributi e abbassare le imposte sui redditi delle imprese. In Italia la tassazione delle imprese passerà da una aliquota formale del 65% al 37% più un 4% di imposte locali». Particolare importanza per le imprese avrà la semplificazione: «Dal prossimo anno - ha spiegato Visco - al posto delle 5 dichiarazioni e sessanta versamenti annuali sarà sufficiente una sola dichiarazione unificata e 12 versamenti al massimo. Questa ed altre norme comporteranno per le imprese un risparmio concreto sugli adempimenti contabili, che si può valutare in 2-3000 miliardi». Il decreto delegato sulle sanzioni invece renderà il sistema più civile: «Non sarà più possibile comminare sanzioni aberranti come un miliardo a un ciabatino per la mancata emissione di uno scontrino fiscale». Non è mancata, nella conferenza stampa del ministro, la rassicurazione sempre richiesta dai risparmiatori: non cambierà l'aliquota del 12,5% sugli interessi dei titoli di Stato. [s. 1.]

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Franco Bassanini, Vincenzo Visco, Visco

Luoghi citati: Germania, Italia, Roma