Cresce a 80 miliardi il risultato di Ifi Spa

Cresce a 80 miliardi il risultato di Ifi Spa Stabile l'utile consolidato della holding Cresce a 80 miliardi il risultato di Ifi Spa Nuova Tirrena (Fiat) in lieve perdita ma i premi salgono del 7,7per cento TORINO. Utile netto consolidato in linea con i 411 miliardi dell'esercizio precedente e utile della capogruppo in crescita di oltre 50% a quota 80 miliardi. Sono questi i risultati principali dell'esercizio '96 dell'Ifi, la holding di partecipazioni finanziarie del gruppo Agnelli, approvati ieri dal consiglio di amministrazione che sotto la presidenza di Giovanni Agnelli ha esaminato il preconsuntivo. «La posizione finanziaria netta a breve consolidata dell'Ifi e delle controllate al 100% - si legge in un comunicato - si è mantenuta positiva in presenza di investimenti di rilievo. Le società partecipate, pur operando in un contesto caratterizzato da una concorrenza sempre più ampia e vivace - ricorda la nota - hanno realizzato risultati positivi». Tra le principali operazioni realizzate dalla finanziaria, che è guidata dal vicepresidente e amministratore delegato Umberto Agnelli e dall'amministratore delegato Gabriele Galateri di Genola, nell'ultimo esercizio c'è l'acquisto dell'1% del capitale ordinario Fiat, detenuto dal gruppo Alcatel Alsthom (l'altro 1% era stato acquistato dall'Ifil) con un investimento di 175 miliardi. La percentuale detenuta da Ifi e Ifil nel capitale ordinario della Fiat (assumendo l'integrale conversione delle obbligazioni Mediobanca Fiat) è quindi pari al 32,2%. Nei primi mesi dell' esercizio in corso, inoltre, Tifi ha acquistato la quota di minoranza pari al 42,2% del capitale della Juventus, detenuto dalla Sisport Fiat per un investimento di 23 miliardi. L'ammontare dell'impegno finanziario è stato definito in base alla valutazione a valori correnti del patrimonio netto della Juventus. Successivamente è stato sottoscritto un aumen- Giovanni Agnell to di capitale per 18,4 miliardi per cui, al termine di queste operazioni, Tifi detiene direttamente il 99,6% del capitale della società sportiva. NUOVA TIRRENA. La Nuova Tirrena, società di assicurazioni che dal primo luglio scorso fa parte del gruppo Toro (Fiat), ha chiuso l'esercizio '96 con una perdita di 7,4 miliardi (utile di 100 milioni nell'esercizio precedente), risultato che considera anche l'ammortamento di 20,7 miliardi dell'avviamento del portafoglio acquisito dalla procedura di liquidazione. I premi emessi, pari a 858,1 miliardi, hanno registrato, in termini omogenei, un incremento del 7,7%, con una crescita del 6,1% dei rami danni e del 20,4% del ramo vita. Le riserve tecniche hanno raggiunto i 1497,7 miliardi, con un incre- mento di 288,9 miliardi rispetto all'esercizio precedente ( + 23,9%), mentre gli investimenti sono ammontati a 1753,7 miliardi (+16,1%). Il primo trimestre '97 presenta risultati positivi, con una crescita dei premi del 7,4% (+5,2% i rami danni, + 26,3% il ramo vita). TORO. Sempre sul fronte assicurativo la Toro assicurazioni ha lanciato «Toro in borsa», una nuova polizza a rendimento indicizzato sulle Borse internazionali. Si tratta - informa una nota - di una polizza vita di tipo misto a premio unico, di durata decennale, la cui rivalutazione annuale è calcolata in base alla media ponderata degli indici borsistici internazionali, cioè Eurotrack 100, Standard & Poor 500, Nikkei 225, rispettivamente legati all'andamento dei mercati europeo, statunitense e giapponese. La polizza assicura alla scadenza una maggiorazione minima garantita pari al 65% del capitale sottoscritto. Giovanni Agnelli

Persone citate: Gabriele Galateri, Giovanni Agnelli, Umberto Agnelli

Luoghi citati: Genola, Torino