Comuni o Regioni? Duello sul federalismo di Antonella Rampino

Comuni o Regioni? Duello sul federalismo Seminario alla Fondazione Agnelli. Pacini: è una strada difficile, il consenso è puramente formale Comuni o Regioni? Duello sul federalismo E la Bicamerale sente i «professori» ROMA. Alla commissione Bicamerale, nel sottocomitato Forma di Stato, l'orientamento che si delinea è quello di inserire nella nuova Costituzione una forte autonomia delle città, decisionale e anche, il più possibile, finanziaria. Lo ha raccontato Michele Salvati al seminario della Fondazione Agnelli sul federalismo. E l'economista, parlamentare del pds, ha spiegato che si tratta dell'unica forma di federalismo possibile. «Il Comune è, del resto, lo Stato nel suo punto di massima vicinanza al cittadino». Un cavallo di battaglia, da sempre, del sindaco di Napoli. Annuivano, in platea, il padre del federalismo italiano Gianfranco Miglio. Scuoteva la testa Speroni, «Sono qui proprio per dire che il federalismo è inutile». Poi, ha preso la parola D'Onofrio, che rappresenta il Cdu alla sala della Regina: «Ho fatto tutti gli sforzi che potevo, nel comitato Forma di Stato, per convincere i miei colleghi della necessità di inserire nella nuova Costituzione il federalismo. Ma ho visto che in Bicamerale c'è una distanza siderale da questo tema. Mentre invece esso ci aiuterebbe, e non poco, ad affrontare una seria riforma della pubblica amministrazione». Poco prima, nell'illustrare la ricerca su un tema al quale la Fondazione Agnelli lavora dal 1992, il suo direttore, Marcello Pacini, aveva saggiamente ricordato un altro dei paradossi italiani: «Il federalismo è un tema ecumenico, che trova il consenso formale di tutti, ma anche un sostanziale disinteresse». Nella sua ricerca, condotta dai professori Dente e Sharpe, una ricerca che mette a confronto la formazione e l'attuazione del federalismo in 6 diversi Paesi, 3 ad antica tradizione in materia, e cioè Svizzera, Germania, Canada, 2 a re¬ cente tradizione, e sono il Belgio e la Spagna, e infine la Francia, uno Stato notoriamente centralista, ma che cerca una sua via al federalismo, la Fondazione ha abbandonato la proposta che, l'anno scorso, aveva creato tante polemiche. E cioè, la creazione di 12 macroregioni. Ma ha comunque voluto porre all'attenzione dei politici, e anzi di chi in Bicamerale deve prendere delle decisioni, la necessità che nella carta della nuova Repubblica vengano messi per iscritto i principi fondamentali del federalismo: responsabilità, trasparenza, solidarietà e sussidiarietà. E' interessante notare che quest'ultimo principio viene inteso, e consigliato, in senso «verticale», e anche «orizzontale». Ovvero tra livelli di governo, il principio sancito anche in sede di Comunità Europea in base al quale ciò che si può fare a livello locale non va fatto dal governo centrale. Ma anche, e questo è particolarmente rilevante, in senso «orizzontale», e cioè nei rapporti tra pubblico e privato, alleggerendo così il peso e le funzioni della pubblica amministrazione, e lasciando maggior spazio all'iniziativa della società civile. Quanto poi gli altri valori, responsabilità, trasparenza e solidarietà, siano importanti, lo ha ricordato il professor Salvati. «Il federalismo è una via difficile da percorrere, e particolarmente in Italia, perché è un modello competitivo, a forte confronto polemico. Non credo che la sinistra abbia valutato a sufficienza questo aspetto». Ieri, è stato anche il giorno in cui la commissione Bicamerale per le riforme istituzionali ha ascoltava giuristi e costituzionalisti. Alla sala della Regina, il costituzionalista Augusto Barbera ha illustrato la sua proposta: elezione del premier e doppio turno o, in seconda istanza, semipresidenzialismo «alla Sartori». Un sistema che invece è stato smantellato da Stefano Rodotà, giurista e presidente dell'authority sulla privacy. Antonella Rampino Nello studio analizzate le situazioni di vari Paesi europei Abbandonato il progetto delle Macroregioni Il senatore Gianfranco Miglio

Persone citate: Augusto Barbera, D'onofrio, Dente, Gianfranco Miglio, Marcello Pacini, Michele Salvati, Pacini, Sharpe, Stefano Rodotà

Luoghi citati: Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Napoli, Roma, Spagna, Svizzera