«Le mani mi tremavano ma continuavo a scattare» di Angelo Conti

«Le mani mi tremavano ma continuavo a scattare» «Le mani mi tremavano ma continuavo a scattare» che la gente ha per questo lenzuolo, le suggestioni della sua storia». Ti sei fatta un'idea sulle cause dell'incendio? «Quel che ho visto e fotografato può sciogliere qualche dubbio. Ma qui occorre una visione d'insieme che io non posseggo. Di una sola cosa sono certa: l'incendio è cominciato da lì, dal punto che ho fotografato, e si è esteso con sequenze ben precise. Quei fotogrammi non mentono e i periti vi leggeranno anche dell'altro». Conoscevi il Duomo, la cappella del Guarini e Palazzo Reale? «Circa un anno fa ho scattato una serie di fotografie proprio lì intorno. Mi aveva impressionato soprattutto la geometria dei ponteggi che circondavano Palazzo Reale: ne sono uscite immagini molto suggestive. Ogni tanto vado in Duomo, conosco i ragazzi del gruppo cattolico che lo frequenta». Diciott'anni appena compiuti. Fra due settimane il primo voto. Da che parte? «Ho le idee ancora confuse. Ma guarderò più agli uomini che non ai colori». E fra due mesi la maturità. Spaventata? «Tutf altro: italiano e fisica sono il mio forte. Amo Dante e Primo Levi, fra i moderai Grisham, "L'appello" è un romanzo splendido. Quanto alla fisica conto di iscrivermi, il prossimo anno, proprio a quella facoltà. Poi forse stenterò a trovare lavoro, ma è una materia splendida, affascinante. So che quella è la mia strada». Quindi niente futuro di fotografa? «A livello professionale non credo. Ma resterò sempre una appassio¬ nata. Con un primato da battere: quello di avere scattato cinque foto finite sulla stessa pagina di un grande quotidiano. Ne farò un poster, per la mia cameretta». Hai un sogno nel cassetto? «Tanti. A cominciare da un viaggio in Brasile, per visitare la tomba di Ayrton Senna, per me un idolo. E poi non perdermi nemmeno un concerto di Daniele Silvestri, un cantante che amo per la sua dolcezza». Dal concerto al rogo, dall'interrogatorio al clamore sui giornali. Che insegnamento hai tratto da questa storia? «Quello di non lasciare mai la macchina fotografica a casa, per nessuna ragione al mondo. Lo scoop può essere sempre dietro l'angolo». Angelo Conti I La ragazza che ha scattato le foto dell'inizio del rogo

Persone citate: Ayrton Senna, Daniele Silvestri, Grisham, Guarini, Primo Levi

Luoghi citati: Brasile