Dal giudice la «fotografa del rogo»

Dal giudice la «fotografa del rogo» Torino: la ragazza si è presentata spontaneamente in procura, sequestrate le immagini Dal giudice la «fotografa del rogo» E un altro teste: l'incendio è scoppiato nella Cappella TORINO. Sandra, la ragazza che ha scattato le foto del rogo al Duomo pubblicate ieri dal nostro giornale, si è presentata ieri in Procura. Non voleva che il suo nome venisse fuori, non voleva entrare nell'inchiesta, ma alla fine ha deciso di raccontare tutto al procuratore capo Francesco Marzachì. Sempre ieri la Digos ha a. quisito al giornale le istantanee scattate da Sandra e che ora entrano nell'inchiesta. Cosa ha detto Sandra? Per due ore ha ripercorso tutte le fasi di quel venerdì notte: «Stavo tornando dal Colosseo, dove avevo assistito ad un concerto di Nek. Sono sceso con un'amica in piazza San Giovanni, proprio davanti al Duomo. Avevo la mia Yashica automatica, avevo già scattato tante foto, ma il rullino non era finito. Poi ho visto le fiamme. Erano sull'impalcatura, all'altezza del falso tetto che sta alla base della cupola centrale». «La deposizione della ragazza non contrasta con le altre testimonianze, anzi aggiunge qualcosa» ha detto il pm Giuseppe Ferrando, titolare dell'inchiesta. Il magistrato non delega nulla ad altri, vuole rendersi conto di persona di tutto. E così ieri ha sentito Vincenzo Iannuzzi, che abita all'ultimo piano di Palazzo Chiablese, e poi si è recato personal- mente a casa del teste per farsi spiegare di nuovo, punto per punto, il suo racconto. E' tornato in Procura un'ora dopo, stanco, sudato, con le mani sporche di polvere, ma con l'espressione soddisfatta di chi meomincia a vedere più chiaro, a fissare dei punti fermi dell'inchiesta. Ferrando: «Iannuzzi abita all'ultimo piano di Palazzo Chiablese: è un "vicino di casa" della Sindone. Dalla sua finestra, proprio di fronte alla cattedrale, si vede benissimo la cappella del Guarini. Venerdì notte era in una posizione ideale per assistere al rogo». Ma cosa ha raccontato di preciso Iannuzzi? «Quella sera la ricordo bene. C'era mi film di Totò in tv. E' finito verso le 23. Poi ne è incominciato un altro, sul Terzo Reich. Ricordo bene una scena: controllate che ora fosse. Era una conversazione tra un francese e un barone tedesco su come allevare i bambini che dovevano rappresentare la razza ariana». Quel film lo aveva visto anche Ferrando, e lo ricordava benissimo. Ha chiesto altri particolari al teste, che ha risposto sempre con precisione. «Mentre in tv il francese e il tedesco parlavano dei bambini, ho sentito una specie di crepitio, un rumore strano. Mi sono affacciato alla finestra e ho visto le fiammme rosse». Erano le 23,20. Ferrando ha insistito: «Da dove uscivano?» E Iannuzzi gli ha indicato con sicurezza gli oblò della struttura portante della cupola del Guarini. Mi sembrava di guardare dentro una lavatrice: quei grandi occhi rossi facevano paura». Poi Iannuzzi, che è autista della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte, ha controllato la direzione del vento: «Avevo paura che il fuoco arrivasse verso di noi, a Palazzo Chiablese. Mi sono un pochino tranquillizzato: spingeva verso Porta Palazzo, dall'altra parte». Ma perché non ha chiamato i pompieri? «Ero confuso, agitato». La Procura tende ad escludere l'ipotesi dolosa: «Non abbiamo alcun elemento in quella direzione». E gli inquirenti ritengono che il fuoco si sia sviluppato all'interno della cappella e solo successivamente si sia propagato all'esterno: quest'ipotesi sembrerebbe contrastare con una delle immagini scattate però da Sandra, nella quale si vedono i finestroni della cappella del Guarini completamente bui. Perché quel buio se all'interno della cappella le fiamme erano già alte? Tocca ai consulenti chiarire il dubbio. Nino Pietropinto La ragazza che ha ripreso le prime fasi del rogo: «Temevo che le fiamme si sarebbero estese a tutta la città» «Il futuro? Non farò la fotografa, anche se d'ora in poi uscirò sempre con la macchina Dopo la maturità, vorrei iSCriVCrmi 3. Fìsica» mmm" ^na ^e"e imma2'n' scattate in piazza del Duomo dalla ragazza [COPYRIGHT LA STAMPAI

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