Ancora mille emendamenti di B. G.

Manovrino Manovrino Ancora mille emendamenti ROMA. C'è un voto di fiducia nel futuro della manovrino. Lo prevede Sergio Chiamparino (sd), relatore del decreto legge sul provvedimentu da 15 mila miliardi varate dal governo. Colpa degli emendamenti: dopo la prima scrematura sull'ammissibilità, che ne ha ridotto il numero da 1600 (920 proposti dalla Lega) a un migliaio, restano le perplessità. Chiamparino dice che non sarà possibile discuterli tutti entro la fine di maggio, in tempo utile per la conversione in legge: «Su il numero delle proposte di modifica rimane questo, mi sembra difficile non fare ricorso al voto di fiducia per garantire l'approvazione della manvora ed il passaggio al Senato in tempi certi». E' una situazione di stallo, che fa insorgere An. Il responsabile per la finanza pubblica Pietro Arrnani accusa Bossi di essere l'alleato occulto di Prodi: «Mentre Bertinotti condiziona continuamente Prodi dall'esterno, Bossi di fatto aiuta il governo occultamente». Ma, sul piano pratico, si sta delineando un tentativo di accordo all'interno della maggioranza, con i socialisti italiani che hanno chiesto con Ville*ti di dimezzare il volume del prelievo sul Tfr, da 6 mila a 3 mila miliardi, per non gravare sulle imprese «penalizzate - ha ricordato ieri il presidente di Confindustria Giorgio Fossa - da interventi di aggiustamento per 20 mila miliardi». L'offerta del governo ai socialisti sarebbe questa: una franchigia per le aziende fino a 50 dipendenti, portando il livello d'esenzione da 10 a 12 dipendenti. Villetti ha già detto di non essere soddisfatto: per lui il taglio dovrebbe essere proprio di 3 mila miliardi (e non 600, il gettito dell'ipotesi governativa), da compensare con modifiche alle aliquote Iva e con il blocco nella pubblica amministrazione. Ma i conti restano sempre difficili da quadrare. Anche la proposta di franchigia sulle piccole imprese stenta a trovare copertura. L'eventuale oblazione sul contenzioso tributario «potrà fornire un gettito non superiore ai 200-250 miliardi», ha precisato il ministro delle Finanze Vincenzo Visco ed ha ribadito la contrarietà ad inserire nella manovra bis gli interventi di armonizzazione dell'Iva su cui insiste Villetti. «Le manovre che hanno effetto sui prezzi - ha aggiunto il ministro - vanno fatte se sono necessarie e al momento opportuno». [b. g.]

Persone citate: Bertinotti, Chiamparino, Giorgio Fossa, Prodi, Sergio Chiamparino, Villetti, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Roma