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«Nessuna fusione fra Mediobanca e Comi!» Richiesta un'indagine della Consob. In due giorni passate di mano azioni per 100 miliardi «Nessuna fusione fra Mediobanca e Comi!» Smentite le indiscrezioni che hanno infiammato Piazza Affari MILANO. ((Assolutamente infondate» e «temerarie». Così, su richiesta della Consob, Comit e Mediobanca hanno smentito in tarda serata le voci su una possibile fusione tra i due istituti che, nel giro di 48 ore, hanno provocato un giro di scambi sui titoli delle due società per 100 miliardi circa. Ecco il testo integrale della smentita congiunta: «In ottemperanza alla richiesta della Consob in base all'articolo 1 della legge 216 del '74, Banca Commerciale Italiana e Mediobanca comunicano di aver già intrattenuto la Commissione circa l'assoluta infondatezza delle notizie temera¬ riamente diffuse da La Repubblica in data 14 aprile in ordine ad un preteso progetto di integrazione tra i due Istituti. Banca Commerciale Italiana e Mediobanca hanno anche interessato la Consob ad avviare le iniziative del caso a tutela del pubblico risparmio». Una smentita secca e inequivocabile, insomma, maturata dopo l'iniziativa del presidente della Consob, Tommaso Padoa Schioppa, che ha inaugurato in questo modo la sua guida della Commissione di via Isonzo. Sul circuito telematico di Piazza Affari, del resto, era scoppiata in questi giorni una vera e propria feb¬ bre d acquisto, per niente frenata dalle smentite ufficiose in arrivo dalle maggiori istituzioni finanziarie private italiane. Ieri il titolo Comit aveva toccato la punta delle 3700 lire (circa il 4,5% in più) dopo scambi per un controvalore triplo della media dei mesi scorsi. Ancora più impressionante l'ascesa di Mediobanca: ultimi prezzi a 11.050 lire, ovvero il 6,3% in più della vigilia, anche qui dopo scambi per un valore triplo della media dei mesi passati. La reazione dei mercati ha messo in allarme Padoa Schioppa che ha scelto la via dell'intervento immediato. [r. m.]