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Anatema sui padri-nonni Famiglia Cristiana: fenomeno di moda tra gente ricca e famosa Anatema sui padri-nonni «Mettono al mondo figli che soffrono» ROMA. «Famiglia Cristiana» condanna «il nuovo fenomeno dei padri-nonni», cioè di quegli uomini, «in genere ricchi e famosi», che ridiventano papà «dopo aver salutato la nascita di uno o più nipoti». A suscitare le critiche della rivista dei Paolini è stato uno degli ultimi episodi riportati dalle cronache rosa: Gianni Morandi, già padre di due figli e nonno, è in attesa di un altro bimbo dalla sua nuova compagna. «Ma prima di lui - avverte il settimanale - tanti altri personaggi, soprattutto dello spettacolo, hanno avuto il "privilegio" di giocare con un figlio della stessa età dei nipotini: Vittorio Gassman, Anthony Quinn, Alain Delon». E Maurizio Costanzo, 58 anni e due figli (di 23 e 21 anni), ha annunciato che vuole avere un figlio dalla moglie Maria De Filippi, di ventitré anni più giovane. La prima reazione a simili notizie - si legge nell'editoriale attribuibile al direttore don Leonardo Zega - «potrebbe essere positiva, perché ogni nuova nascita è una speranza, il segno che Dio non si è stancato del mondo». Ma a ben guardare, secondo don Zega, il fenomeno si presenta assai dubbio dal punto di vista morale, specialmente se si guarda con l'ottica del bambino, «il quale non ha soltanto bisogni materiali e affettivi». «Questi bambini con padri che hanno l'età dei nonni, con fratelli che hanno l'età dei padri, più che nella catena della vita - affermano i Paolini - sono inseriti in un intrico di vite, che li sfida prepotentemente a cercare di mettere ogni cosa al posto giusto. Si rendono conto di tutto questo gli uomini che decidono di mettere al mondo un figlio quando sono in età di farsi tirar la barba da un nipote? C'è da augurarsi, almeno, che ci pensino, che considerino con attenzione quella che è una conseguenza inevitabile della loro scelta: che mettono un peso sul bambino, collocandolo in una situazione di difficoltà oggettiva», [r. cri.]