Pordenone, il pm chiede 28 mesi per De Benedetti

Pordenone, il pm chiede 28 mesi per De Benedetti Frode fiscale. I difensori: non c'è alcun reato Pordenone, il pm chiede 28 mesi per De Benedetti PORDENONE. Due anni e quattro mesi. Questa è la condanna chiesta per Carlo De Benedetti, imputato con altri sei imprenditori di frode fiscale mediante il cosiddetto «dividend stripping». Per gli altri sono state proposte pene che vanno da otto a 28 mesi. I fatti contestati riguardano gli anni 1991 e 1992, nel corso dei quali le società coinvolte avrebbero evaso il fisco per 37 miliardi di lire, ricorrendo alla cessione del credito d'imposta. Per De Denedetti, imputato in qualità di presidente e aniministratore delegato, all'epoca dei fatti, della Olivetti, il procuratore Domenico Labozzetta ha chiesto anche la condanna a una multa di 15 nùlioni. Labozzetta ha parlato per circa due ore, ricostruendo i fatti che, a suo avviso, hanno permesso di maturare i reati di truffa ai danni dello Stato e di frode fiscale: in pratica una società straniera cedeva in usufrutto a una italiana i dividendi azionari di una consociata sempre italiana; un'operazione complessa, che venne vietata nel '92 e che quindi, secondo la difesa degli imputati - e anche sentenze di altre magistrature italiane - era stata legittima perché avvenuta prima di quell'anno. Le arringhe della difesa sono previste per il 5 e il 12 maggio. «Le richieste del procuratore appaiono ancor più sconcertanti - dicono i legali di De Benedetti - alla luce delle numerosissime opinioni espresse in sede tecnico-tributaria, secondo le quali le operazioni in contestazione sarebbero prive di qualunque connotazione di illiceità». [Ansa] Carlo De Benedetti

Persone citate: Carlo De Benedetti, De Benedetti, De Denedetti, Domenico Labozzetta, Labozzetta