Rock & dintorni: voglie di contaminazione

Rock & dintorni: voglie di contaminazione Rock & dintorni: voglie di contaminazione ■ N materia di musica popo- I ■ N materia di musica popoI lare, l'ottava Biennale dei H Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo suona «etno rock», affidando la colonna sonora del suo multicolore carrozzone allo spazio creativo sospeso tra valorizzazione delle tradizioni locali e impulsi innovativi. II concerto che giovedì 17 in piazza Palazzo di Città aprirà ufficialmente la Biennale è anche l'appuntamento musicale più promettente dell'intero programma. Il progetto «L'isola che non c'è», coordinato da Hiroshima Mon Amour, ha infatti l'acre odore dell'Europa delle minoranze che urlano i loro diritti. Tre gruppi «scomodi», gli occitani nostrani Lou Dalfin, i baschi Sustraia e gli incendiari nizzardi NlIX Vomica hanno allestito un'opera da loro stessi definita «folk punk», che graffierà la vetrina della manifestazione con musica energica e linguaggi duri. Dopo una gustosa anteprima autunnale al Salone della Musica, il progetto sale sul palco giovedì 17 alle 21 in piazza Palazzo di Città. Un altro evento di rilievo è di scena venerdì 18 al Conservatorio, dove si esibisce un nome storico della ricerca musicale in chiave etnica, l'Echo Art Ensemble del genovese Davide Ferrari. Si inizia alle 20,30, / Lou Dalfin con Sustraia eNux Vomica saranno i protagonisti del concerto clie giovedì 17 alle 21 inaugurerà la Biennale

Persone citate: Davide Ferrari

Luoghi citati: Europa, Hiroshima Mon Amour