Zaire, tra i profughi riesplode il colera

Zaire, tra i prefughi riesplode il colera Avanzata dei ribelli: prese Kolwezi e Kananga Zaire, tra i prefughi riesplode il colera KINSHASA. Malgrado siano arrivati viveri e medicinali, nei campi profughi dell'Est dello Zaire si continua a morire. Un'epidemia di colera è esplosa tra i rifugiati ruandesi hutu nella zona tra Kinsangani e Ubundu, a Ovest di Goma. L'Organizzazione mondiale della sanità ha reso noto che a Kisangani si sono registrati 120 casi di colera, cinque dei quali letali. L'annuncio farà slittare il previsto rimpatrio di almeno 100 mila rifugiati, ha detto Léonard Kinuani, responsabile Oms. Attualmente a Kasese 2 vi sono 50 mila rifugiati hutu ruandesi e altrettanti provenienti da altre località. «La dichiarazione formale dell'Oms sull'esplosione dell'epidemia di colera - ha detto ancora Kinuani - rimanderà il rimpatrio dei profughi fino a quando la situazione non sarà stata posta sotto controllo». Secondo Kinuani il rischio è che quello che sta avvenendo a Kasese 2 possa creare problemi analoghi in altre zone del Paese e la stessa popolazione locale dello Zaire è considerata a rischio. Il responsabile ha aggiunto che allo stato attuale delle cose potrebbe essere necessario un mese per dichiarare fuori pericolo la zona e rimpatriare i profughi. Il colera pare sia del tipo «inaba». I ribelli zairesi hanno ripreso intanto la loro avanzata verso Kinshasa e hanno preso il controllo di altre due città zairesi: Kananga, capitalo del Kasai occidentale, e Kolwezi nella provincia dello Shaba, cadute senza resistenza dell'esercito. I ribelli guidati da Kabila hanno ribadito che il presidente Mobutu Sese Seko deve rassegnare le dimissioni. (Abbiamo deciso che non gli daremo un'altra possibilità. Voghamo che lasci il paese. Soltanto allora potremo negoziare il cessate il fuoco», ha dichiarato il responsabile degli Affari Esteri dell'Alleanza delle forze democratiche per la liberazione del Congo-Zaire, Bizima Karaha, allo scadere dell'ultimatum di tre giorni lanciato dai ribelli. Il leader dell'Alleanza Laurent Kabila potrebbe anche accettare l'offerta dell'anziano capo dello stato, che per la prima volta si è detto disposto a trattative dirette, ma il messaggio non cambierebbe, ha aggiunto Karaha: «I nostri scopi sono sempre gli stessi - si può trattare soltanto sulle dimissioni di Mobutu. Il regime deve cadere». Le parole di Karaha hanno rafforzato l'ipotesi di un incontro fra Mobutu e Kabila in Sudafrica. Inoltre nelle ultime ore il presidente del Congo Pascal Lissouba, che aveva proposto la città congolese di Pointe Noire come sede del colloquio fra i due registi del conflitto, ha incontrato il capo dello stato zairese e ha anticipato che trasmetterà a Kabila un'offerta di Mobutu. ' In questa situazione Kinshasa si appresta a vivere oggi una giornata di sciopero generale a sostegno dell'opposizione politica. L'iniziativa della protesta è stata lanciata dall'Unione per la democrazia e il progresso sociale. Mercoledì scorso il leader dell'Unione Etienne Tshisekedi era stato destituito dall'incarico di primo ministro per ordine di Mobutu. (Ansa-Agi] Un colonnello dell'esercito zairese catturato e controllato da un ribelle

Persone citate: Etienne Tshisekedi, Goma, Kabila, Laurent Kabila, Léonard Kinuani, Noire, Pascal Lissouba, Shaba

Luoghi citati: Congo, Kinshasa, Sudafrica, Zaire