Cecenia, Galligani libero di Giulietto Chiesa

Cecenia, Gajjiguni libero Rilasciato ieri mattina è arrivato a Milano nella notte, ancora mistero sul riscatto pagato Cecenia, Gajjiguni libero Salvo il reporter di Panorama MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Mauro Galligani, il fotografo di «Panorama» sequestrato da banditi ceceni il 23 febbraio scorso mentre si trovava nel centro di Grozny, è stato liberato ieri mattina ed è arrivato sano e salvo a Milano in nottata dopo un rocambolesco e misterioso tragitto fatto di voli speciali, di riscatti probabilmente pagati, di interventi ultra-riservati da parte di numerosi mediatori. La notizia è stata data ieri sera dalla Farnesina, dove, dal momento del rapimento, era in funzione una task force speciale, in contatto permanente con l'ambasciata italiana di Mosca e, tramite quest'ultima, con un fitto susseguirsi di «contatti» a Grozny. Galligani era, in quel momento, ancora in volo dalla capitale russa alla volta di Milano, a bordo di un aereo privato messo a disposizione da Silvio Berlusconi. A Mosca l'aereo era arrivato nel pomeriggio, con a bordo Massimo Donelli, il vicedirettore di «Panorama». Il quale aveva ottenuto il visto soltanto sabato mattina costringendo gli ignari funzionari russi dell'ambasciatore di Roma a fare lo straordinario dopo essere stati richiamati al lavoro dalle pressanti richieste del nostro ministero degli Esteri. Donelli è stato infatti messo sull'avviso da qualcuno: nelle prossime 36 ore - questo il messaggio - potrebbe sciogliersi il dramma. E Donelli sale sull'aereo che Berlusconi gli ha offerto, pronto a partire in ogni momento. Nel frattempo - questi particolari emergono dalla Farnesina un funzionario dell'ambasciata italiana di Mosca (il console Fabrizio Romano) è partito in gran segreto alla volta di Grozny con un volo speciale. Dalla capitale cecena è giunto il segnale decisivo. Laggiù qualcuno - sembra che anche un inviato dell'organizzazione umanitaria Inter Sos abbia partecipato ai delicatissimi negoziati - comunica che i sequestratori accettano di rilasciare l'ostaggio. Quali siano state le condizioni, le modalità della consegna, chi vi abbia preso parte, dove esattamente essa è avvenuta, lo sapremo forse soltanto oggi. Si sa, per ora, che Galligani è stato consegnato in mano italiana a Grozny ed è arrivato a Mosca ieri mattina, con lo stesso aereo speciale che aveva portato l'emissario italiano a Grozny. Una sosta in ambasciata, ieri mattina, per rifocillarsi e rimettersi in sesto, circondato dalla più assoluta discrezione. Nessuna notizia - questa era la consegna - deve filtrare fino a che il «prigioniero» non sarà a bordo dell'aereo che lo porterà in Italia dopo 51 giorni di reclusione. La Farnesina si è limitata, ieri sera, a far sapere - ringraziando che la liberazione di Galligani è stata possibile grazie all'interessamento del govenro ceceno e delle autorità russe. Un riconoscimento obbligato e diplomaticamente ineccepibile. Ma non è stato soltanto grazie a interventi ufficiali se la drammatica avventura del nostro collega ha potuto arrivare a un lieto fine. Con ogni evidenza, i canali battuti per arrivare a una trattativa risolutiva si sono avvalsi della mediazione di «autorevoli persone» private, in Cecenia. E di altri «privati cittadini» russi che hanno voce in capitolo a Grozny e che potevano esercitare pressioni, o minacce, sugli stessi sequestratori. E' stato pagato un riscatto? E' la domanda più importante, ma difficilmente troverà risposta a breve termine. Episodi precedenti di sequestri in Cecenia sono stati risolti solo grazie a cospicui esborsi di denaro. Ma nessuno vuole due nulla. Anche perché tre giornalisti russi sono ancora nelle mani di sequestratori ceceni, forse gli stessi che hanno catturato Galligani. Fughe di indiscrezioni potrebbero rendere difficile la loro liberazione o addirittura mettere in pericolo le loro vite. Non sarebbero, purtroppo, i primi giornalisti morti in Cecenia. Giulietto Chiesa Diplomatico italiano e l'inviato di un'organizzazione umanitaria hanno trattato con i rapitori co italiano e l'inviato izzazione umanitaria rattato con i rapitori Il fotografo di «Panorama» Mauro Galligani e, a destra, un guerrigliero ceceno appostato [FOTO REUTERS)