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Brindisi, D'Alenici attacca i tg Brindisi, D'Alenici attacca i tg «1profughi superstiti non mi hanno contestato» BRINDISI. Massimo D'Alema è arrivato ieri a Brindisi per incontrare il prefetto, Andrea Gentile, il sindaco, Lorenzo Maggi, ed altre autorità locali civili e militari e volontari della Caritas. All'ingresso della prefettura il segretario del pds era atteso da una decina di superstiti del naufragio del venerdì santo che, tentando di avvicinarsi, gli hanno gridato con rabbia la loro richiesta: recuperare il relitto ed i corpi dei loro famigliari. «Vogliamo i nostri figli - ha urlato una donna -, voghamo che il governo italiano faccia qualcosa». «Ci stanno trattando - ha gridato un'altra donna - come palloni di calcio». «Vogliamo sicurezza dallo Stato italiano - ha detto un altro per il recupero della nave». «Noi albanesi - ha aggiunto un uomo vogliamo la nave dove ci sono ancora bambini». Finito l'incontro con le autorità, durato circa un'ora, D'Alema ha cercato di incontrare i superstiti del naufragio nella piazzetta antistante la prefettura ma, visto «l'assalto» dei cronisti, ha preferi¬ to risalire al primo piano della prefettura e incontrare una delegazione di albanesi. Lontano dalle telecamere e dai giornalisti, ha dialogato con una decina di parenti delle vittime. Lui stesso ha riferito il colloquio ai cronisti che lo attendevano all'uscita. «Si tratta di persone - ha detto - che hanno vissuto una terribile tragedia e che si trovano in una situazione di grande dolore». Alla richiesta del recupero della nave o quanto meno delle salme dei congiunti, il presidente della Bicamerale ha risposto che il problema «è all'esame del magistrato che sta valutando se è fattibile il recupero». Ha comunque assicurato che si terrà in contatto con i superstiti. Per quanto riguarda la situazione più in generale, il segretario nazionale del pds ritiene che l'emergenza a Brindisi sia stata affrontata «con efficacia e solidarietà». Assediato dai giornalisti, D'Alema ha solo risposto un secco «no» a chi gli ha chiesto se riteneva che vi fosse nervosismo tra i militari che si accingono a partire. Ha quindi sottolineato l'esigenza di creare, per l'accoglienza, «strutture permanenti di organismi internazionali». Al riguardo ha aggiunto che, guardando a Brindisi come città di frontiera, «si dovrebbe potenziare questa capacità di essere città dell'accoglienza». Il presidente della Bicamerale ha detto ancora che «conoscendo la Puglia, la sensazione che ho è che questa immagine di una terra presa dall'emergenza degli immigrati e dei profughi è totalmente inventata; è una immagine falsa». «Bisognerebbe dare una mano a sconfigge¬ re - ha aggiunto - un'isteria collettiva che non è degna di un grande Paese il quale tutto sommato è in grado di accogliere trecUcirnila persone». Su dichiarazioni che - secondo alcuni organi di stampa - avrebbe fatto un ufficiale per 1'«assenza» a Brindisi del ministro della Difesa, D'Alema ha detto: «Gli uorrùni politici non si occupano di queste cose». «Non sono qui per fare polemiche - ha aggiunto - non so cosa pensino tutti i comandanti di vascello». Più tardi il leader politico della Quercia ha criticato «i titoli» di alcuni telegiornali andati in onda prima delle ore 20 sulla sua visita a Brindisi: ha osservato che «tutto diventa spettacolo, anche il dolore e la disperazione», e non si è detto d'accordo sui titoli che hanno parlato di «contestazioni a Brindisi» evidenziando «un segno di arretramento che deve essere combattuto». Ha quindi voluto sottolineare che l'incontro con i cittadini albanesi si è svolto «con assoluta serenità» e che sono stati gli stessi naufraghi ed alcuni loro familiari a non volere che alla riunione partecipassero i giornalisti. «Si vede - ha concluso - che persino gli albanesi in quindici giorni si saranno schifati». [Ansa] «Il dolore diventa spettacolo E' un segno di arretramento» Massimo D'Alema a Brindisi ha incontrato le autorità locali e una delegazione di superstiti del naufragio