«Principio pericoloso» di M. Cor.

«Principio pericoloso» «Principio pericoloso» La Scoca: può diventare un boomerang ROMA. «Un principio pericoloso». Maretta Scoca, onorevole nelle file dei ecd e avvocato, giudica così la sentenza della Cassazione che punisce con il carcere i mariti colpevoli di non pagare gli alimenti all'ex moglie e ai figli. Non crede onorevole che in qualche modo bisogna costringere i padri a mantenere i figli? «A parte la legittima voglia di vendetta, mandarli in galera può rivelarsi un boomerang. Perché non lavorando non guadagnano e si limita ancora di più la possi¬ bilità che i figli e la ex moglie abbiano quello che gli spetta». Niente carcere. E allora come costringere a pagare un marito che si rifiuta di farlo? «Bisognerebbe facilitare le esecuzioni su stipendi e sul patrimonio oltre a dare multe salatissime. Per esempio triplicare la somma arretrata e ancora non versata. Devi dieci milioni? Ne dovrai dare trenta». A volte però i mariti risultano nullatenenti nonostante girino in Ferrari e dicono di non poter permettersi il mantenimento dei figli. «Bisognerebbe far pagare sulla base del tenore di vita e non dei beni intestati». Sono molte le cause su questioni finanziarie? «Moltissime. I divorzi portano quasi sempre con sé questo tipo di problemi. Ma vorrei spezzare una lancia in favore dei mariti ricordando che ci sono anche molte mogli che rimangono sposate pochi mesi e pretendono cifre astronomiche per tutta la vita», [m. cor.]

Persone citate: Maretta Scoca, Scoca

Luoghi citati: Roma