Suicida dopo il licenziamento di F. A.

Suicida dopo il licenziamento Suicida dopo il licenziamento Catania, si è impiccato a 25 anni Igenitori: da giorni era angosciato CATANIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un altro dramma della disoccupazione, un altro suicida per il lavoro che non c'è. Per un giorno e mezzo gli investigatori si erano chiesti chi fosse quel giovane che, giovedì mattina, un bidello dell'istituto tecnico agrario Filippo Eredia aveva visto penzolare dall'impalcatura del canestro da basket, nel cortile della scuola. Un giovane senza nome, che solo ieri sera i familiari hanno identificato: si chiamava Pietro Bonìca, aveva 25 anni. Si è ucciso impiccan¬ dosi con una fune. Non ha lasciato un biglietto, nulla per spiegare il perché di quel gesto, nulla nemmeno per arrivare alla sua identità. Ma ieri sera i genitori hanno risposto agli interrogativi degli inquirenti: «Da giorni era in uno stato di profonda prostrazione - hanno detto - era sempre triste e non parlava con nessuno perché aveva perso il suo lavoro, era stato licenziato». Il nome di Pietro Bonìca si aggiunge dunque al lungo elenco di suicidi per disperazione. Prima di lui, altri nella stessa provincia di Catania hanno scelto questa terribile soluzione all'emergenza lavoro. L'ultimo era stato il mese scorso. Un disoccupato, Giovanni La Mantia, si diede fuoco nell'ufficio del sindaco di Caltagirone. Altre quattro persone, prima di lui, avevano fatto lo stesso in questo scorcio d'anno. Proprio ieri Maria Cutrona. la vedova di La Mantia, era in testa al corteo di ventimila persone che ha attraversato le vie del centro di Catania per uno sciopero generale della provincia organizzato dai sindacati, per chiedere l'attenzione dei governi nazionale e regionale sul dramma la¬ voro in provincia: disoccupazione al 26 % e il 56 % dei giovani non ha mai avuto un lavoro. La vedova La Mantia ha spiegato di aver accettato l'adesione allo sciopero per sottolineare come «bisogna combattere questa emergenza con la protesta e non con il suicidio». Un magistrato della procura di Catania, Marisa Scavo, ha fatto la triste conta dei morti: dal gennaio del '96 nel Catanese si sono suicidate 60 persone; i tentativi sono stati più del doppio. E molti casi, negli ultimi tempi, sono proprio legati alla mancanza di lavoro. [f. a.]

Persone citate: Catanese, Giovanni La Mantia, La Mantia, Maria Cutrona, Marisa Scavo

Luoghi citati: Caltagirone, Catania