«I bambini della capitale hanno adottato Sofri» di Adriano Sofri
«I bambini della capitale hanno adottato Sol ri» Un incontro di solidarietà per l'ex leader di Le «I bambini della capitale hanno adottato Sol ri» SARAJEVO. Circa 200 persone hanno partecipato ieri ad un incontro di solidarietà per Adriano Sofri. L'ex leader di Lotta continua il 22 gennaio scorso è stato condannato dalla Corte di Cassazione, dopo altre sei sentenze contrastanti, a 22 anni di prigione per l'uccisione, avvenuta nel maggio del 1972, del commissario Calabresi che, dalla sinistra rivoluzionaria all'inizio degli Anni Settanta, era considerato responsabile dello morte dell'anarchico Luigi Pinelli precipitato da una finestra della questura di Milano. All'incontro erano presenti i maggiori intellettuali di Sarajevo e cittadini che hanno conosciuto Sofri nei lunghi periodi passati nella capitale bosniaca durante la guerra. Da Pisa è arrivato a Sarajevo anche il figlio di Sofri, Luca. «Adriano è stato adottato dai bambini di Sarajevo - ha detto il direttore di "Svjiet" Zlatko Didzarevic - e un uomo così non può essere malvagio perché i bambini riconoscono la menzogna». Il generale serbo Jovan Divjak, numero due dell'esercito bosniaco durante la guerra ha assicurato che «si lotterà per Sofri con la stessa intensità con cui lotteremo per la democrazia». In un'intervista registrata e trasmessa durante l'incontro, Sofri ha accennato alla visita del Papa. «Credo che lui, prima di chiunque altro - ha detto abbia capito che Sarajevo è stato un posto fatale per la Storia di questo secolo e la Storia di questa parte del mondo e forse del mondo intero». Gli amici di Sofri hanno annunciato l'intenzione di chiedere il permesso di visitarlo a Pisa. «Lui è venuto a trovarci quando Sarajevo era una prigione hanno detto - perché non farlo ora anche noi?». [Ansa]
Persone citate: Jovan Divjak, Luigi Pinelli, Sofri
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