«Caro Fausto, ti distruggerò»

«Caro Fausto, ti distruggerò» «Caro Fausto, ti distruggerò» L'ira del pds. Bertinotti: solo parole da fare: la vicenda dell'Albania ha creato ima ferita difficilmente rimarginabile. Bertinotti e D'Alema, dunque. Due antagonisti destinati a scontrarsi ancora mille e mille volte. E in questo venerdì che segna l'ennesima frattura tra il leader della Quercia e quello di Rifondazione, nel Transatlantico di Montecitorio non si parla d'altro che della loro rivalità. Lo stesso Bertinotti ammette: «Mai come in questo periodo i rapporti a sinistra sono pessimi». E le tensioni tra i segretari del pds e del prc finiscono per creare delle divergenze in seno alla stessa Quercia. I «dalemiani» hanno il dente avvelenato con Bertinotti. «Con questa vicenda della fiducia - dice Mauro Zani - abbiamo perso una buona occasione per metterlo alle strette. Rifondazione pensa solo alla sua rendita di posizione, ma i prossimi mesi diranno se (mesta maggioranza può continuare». Di contro, la sinistra interna al pds esprime convincimenti di segno opposto. Spiega Gloria Buffo: «D'Alema ha sbagliato a drammatizzare: noi non possiamo rompere con il prc, anche perché sennò nostri alleati darebbero vita ad mi grande centro e lui si ritroverebbe a fare la stampella dell'Ulivo». Nonostante i protagonisti neghino, i loro stessi compagni di partito sostengono che ormai tra i due il problema non è più solo politico. «D'Alema - osserva Nichi Vendola - ha l'ossessione di Bertinotti e per questo vuole annientare il prc». L'altra versione è invece questa: «Penso - dice Fabio Mussi - che 0 problema sia il narcisismo mediatico di Bertinotti». L'ultima battuta, sull'argomento, a Claudio Petruccioli, che spiega così la rivalità di D'Alema nei confronti del segretario del prc: «Vi rivelo un segreto: nel pds ci dividiamo tra chi ha il complesso che Bertinotti è più elegante e chi questo complesso non ce l'ha», [m.t.m.]

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