La gaffe del monsignore scatena la bufera di Fabio Albanese

La gaffe del monsignore scatena ia bufera Echevarria si corregge, ma le associazioni dei subnormali lo attaccano: fa terrorismo religioso La gaffe del monsignore scatena ia bufera // capo dell'Opus Dei: «Punizione di Dio i bimbi handicappati» CATANIA. «Un sondaggio dice che il novanta per cento degli handicappati è figlio di genitori che non hanno mantenuto quella purezza». Parola di monsignor Saverio Echevarria, capo dell'Opus Dei. Una frase detta in un italiano non fluente, che mercoledì sera ha raggelato la sala gremita di un cinema catanese. E adesso, nonostante gli «aggiustamenti» di mi portavoce dell'Opus Dei, è polemica. Tra le associazioni che si prendono cura degli handicappati c'è chi si sente offeso e chi parla addirittura di «terrorismo religioso». Il vescovo Echevarria, 64 anni, alla guida dell'Opus Dei dal '94, per oltre un'ora aveva parlato agli «aficionados», come li definisce il portavoce nazionale Pippo Corigliano, della provincia di Catania. Un discorso improntato sui temi della rettitudine e della purezza, spirituale, ma anche del corpo: «Mantenete una santa purezza - aveva raccomandato -, arrivate al matrimonio con un corpo pulito e restate tali». Poi la «rivelazione» sul «novanta per cento di handicappati figli di genitori che non hanno mantenuto quella purezza». «Non c'era riferimento ad handicappati in senso proprio - prova a chiarire Corigliano - se si fa riferimento al dato scientifico una cosa del genere non può essere. Il vescovo si riferiva a neonati sieropositivi nati da madri sieropositive. Purtroppo non c'era un discorso scritto perché era un incontro non ufficiale, riservato agli aficionados dell'Opus Dei». Un «referente» locale dell'Opus, Angelo Cafaro, lo definisce un errore per la non perfetta conoscen¬ za della lingua italiana: «Un attimo prima aveva fatto riferimento alla promiscuità sessuale - dice e sicuramente ha usato l'espressione "handicappati" in maniera impropria». Le associazioni che si occupano di handicap, tuttavia, sono poco convinte di questa versione: «Affermazione priva di ogni forma di sensibilità e rispetto umano scrive in un comunicato l'associazione italiana persone down - un gesto poco cristiano e altamente discriminante». Per l'Anffas «è un'affermazione molto grave perché aumenta il senso di colpa nel quale vivono spesso i genitori degli handicappati». E l'Aias: «Offensivo nei confronti di tutti i disabili e le loro famiglie, in particolare i genitori di fede cristiana». Fabio Albanese

Persone citate: Angelo Cafaro, Corigliano, Echevarria, Pippo Corigliano, Saverio Echevarria

Luoghi citati: Catania