Trovato cadavere un soldato rapito
Trovato cadavere un soldato rapito Botta e risposta di Netanyahu all'Aia, che ripete il no agli insediamenti Trovato cadavere un soldato rapito Monito ad Arafat: facile per noi rioccupare Hebron GERUSALEMME. Il cadavere del sergente Sharon Edri, rapito nel settembre scorso da una cellula di Hamas, è stato trovato ieri nel villaggio di Zurif, in Cisgiordania. Lo ha riferito la radio militare. Da Zurif era partito il mese scorso il «kamikaze» di Hamas che si è fatto esplodere in un caffè a Tel Aviv. Edri, 20 anni, fu visto l'ultima volta il 9 settembre a una postazione per autostoppisti tra Gerusalemme e Tel Aviv. La radio ha riferito che salì a bordo di una macchina con targa israeliana nei pressi della base di appartenenza e che poco dopo uno degli occupanti gli sparò con una pistola. Questa ricostruzione è stata possibile grazie alle confessioni di un militante di Hamas catturato con un complice dalla pohzia palestinese e che ha rivelato il luogo dove era stato nascosto il cadavere. Consegnato ai militari israeliani, lui stesso li ha condotti sul luogo. La televisione israeliana ha mostrato le immagini del detenuto che ammanettato faceva strada ai militari. Disordini, ma di portata inferiore ai giorni scorsi, sono stati segnalati ieri a Hebron, dove soldati israeliani e polizia palestinese hanno cooperato strettamente per soffocare sul nascere ogni violenza. Tre manifestanti, secondo fonti palestinesi, sono stati feriti dal fuoco di soldati che hanno reagito a una sassaiola. Il ministro della Difesa israeliano Yitzhak Mordechai, che ha compiuto un giro di ispezione in diverse località nel Nord di Israele, ha detto che le forze armate dello Stato ebraico potrebbero «ricatturare Hebron e ogni altra città palestinese senza difficoltà». Non è ciò che vuole israele, egli ha aggiunto, osservando che «lo Stato ebraico insiste perché la polizia palestinese operi con fermezza contro ogni violenza e ogni gruppo avente progetti terroristici». Alla vigilia del suo arrivo in Italia, il primo ministro israeliano Benyamin Natanyahu ha avuto un vivace scambio di battute con il governo olandese cui spelta la presidenza di turno dell'Unione europea. Prima della partenza per l'Aia, il premier ha detto: «I palestinesi sono convinti di poter sempre ottenere l'appoggio dell'Europa. Intendo incontrare i leader e i mass media dei Paesi europei per spingerli ad adottare una posizione più bilanciata fra israeliani e palestinesi, più realistica e più responsabile sul Medio Oriente, perché questo è l'unico aiuto per far progredire il processo di pace». La reazione olandese (europea) è stata negativa. Prima ancora di incontrare Netanyahu, il ministro degli Esteri Hans Van Mierlo ha respinto seccamente la richiesta del premier: «Chiariremo che le sue accuse (sulla parzialità europea n favore dei palestinesi) sono assolutamente fuori luogo» ha detto. Nel colloquio, Van Mierlo ha poi ribadito la necessità, a giudizio dell'Europa, di bloccare l'insediamento di Har Homa. [Ansa]
Persone citate: Arafat, Benyamin Natanyahu, Edri, Hans Van Mierlo, Homa, Netanyahu, Sharon Edri, Van Mierlo, Yitzhak Mordechai
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