Nuova richiesta contro Romiti di R. Int.

Nuova richiesta contro Romiti Roma, l'accusa insiste sul caso Intermetto. La solidarietà di Confìndustria Nuova richiesta contro Romiti La Procura di Torino: non c'è indagine sui vertici Fiat ROMA. La procura della Repubblica di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente Fiat Cesare Romiti, del direttore finanziario Francesco Paolo Mattioli e dell'ex responsabile della sede romana Umberto Beliazzi per l'inchiesta sulle tangenti Intermetro. L'accusa: concorso in corruzione. La vicenda fa riferimento a tangenti per tre miliardi e 230 milioni, che i tre imputati, in concorso con altri, avrebbbero promesso e consegnato a Bettino Craxi, Luciano Scipione (amministratore delegato di Intermetro), Crescenzo Bernardini, collettore di tangenti, Giorgio Moschetti, tesoriere della de romana e Vittorio Sbardella, per l'ottenimento di appalti riguardanti la metropolitana di Roma. La richiesta di rinvio è stata depositata dal pm, Francesco Misiani. L'istanza è una conseguenza della revoca della sentenza di proscioglimento di Romiti, Mattioli e Beliazzi, decisa nel maggio dello scorso anno dal gip, Adele Rando, alla luce degli ulteriori elementi emersi nei confronti dei tre imputati. Nessuna sorpresa da parte dell'avvocato Vittorio Chiusano di fronte alla notizia della richiesta di rinvio a giudizio. «Non è stato un fulmine a ciel sereno - sostiene il legale Fiat -. Il pubblico ministero Francesco Misiani ha già chiesto il loro rinvio a giudizio e per tre volte gli è stato negato. Adesso è importante la decisione del gip, che dovrà prendere ben sapendo che ha alle spalle ben tre sentenze di proscioglimento». Intanto, a Torino, il giorno dopo la sentenza sui bilanci Fiat, la Procura pare orientata ad attendere le motivazioni con le quali il giudice Francesco Saluzzo ha disposto la trasmissione degli atti relativi ad eventuali responsabilità dei membri del comitato esecutivo di Fiat Spa negli anni '90-'92, prima di aprire eventuali nuove indagini. Lo hanno detto il procuratore aggiunto Marcello Maddalena e il sostituto procuratore Giangiacomo Sandrelli. Romiti ha ricevuto ieri la «solidarietà» del presidente della Confindustria, Giorgio Fossa: «Pur nel rispetto delle decisioni della magistratura, speriamo che in appello possa dimostrare l'assoluta estraneità ai fatti». «Ho accolto con grande dispiacere la sentenza di condanna - dice Carlo Callieri, vicepresidente Confindustria -. Sono ancora incredulo». E il presidente Mediaset, Fedele Confalonieri, aggiunge: «Gli industriali continuano a sentirsi vittime e bersagli della magistratura». Solidarietà a Romiti viene espressa anche da Marco Tronchetti Provera: «E' una persona per bene, una persona di qualità. Sono certo che questo emergerà in sede di appello». [r. int.]

Luoghi citati: Roma, Torino