Basta un mezzo Borussia

Basta un mezzo Borussia Il Manchester non sa approfittare di tante assenze tra i tedeschi Basta un mezzo Borussia Decide nel finale la riserva Tretschok DORTMUND DAL NOSTRO INVIATO La battaglia del Westfalenstadion sorride al Borussia che grazie all'1-0 conquistato tra mille sofferenze sogna più vicina la finale di Champions League che giocatori e tifosi s'augurano (e così dovrebbe essere) contro la Juve: aveste sentito, che boati hanno salutato l'annuncio luminoso sul tabellone che l'Ajax stava perdendo 1-0 e poi 2-0. La gioia del pubblico strappava un applauso e un sorriso anche a Moeller, Sousa e Reuter, ex bianconeri. Indifferenti, invece, l'United e i loro fans, una volta tanto non furiosi. I borussi sono scarnificati dalle assenze, manca l'intera difesa (il veterano Kohler e l'altro vecchietto Julio Cesar sono ammaccati, il libero, anima della squadra e Pallone d'Oro, Sammer è squalificato). Mancano anche le punte, Riedle e Chapuisat, anch'esse finite ko in campionato: è il salatissimo prezzo pagato dal Dortmund per rimanere nella scia del Bayern di Trap. E, per sovrammercato, sono fuori uso anche le prime riserve, Schneider e il ghanese Tanko, uno dei rari giovani in questa raccolta di senatori che sono i campioni di Germania. II Manchester United, invece, si presenta al completo: in campo per il riscaldamento ma non per il match, poiché il portierone Smeichel è ghermito dal colpo della strega e così l'eterna riserva Van der Gouw, un olandese (evidentemente al Manchester i numeri 1 piacciono solo se stranieri: Smeichel è infatui danese), ha l'occasione di vivere una notte di gloria. Poverino, rischia di consumare l'opportunità dopo soli 4' quando, per rimediare alla sonnolenza del colossale Pallister, esce alla disperata e viene tritato dai tacchetti del suddetto plantigrado: 3' di massaggi lo rimettono in sesto e l'United respira di sollievo poiché in panca non ha il terzo portiere. Van der Gouw inizia alla grande, salva un gol su Herrlich, statuario e lento, un secondo lo negherà nel finale del tempo, uscendo di nuovo a valanga. Per il resto, poco lavoro per lui, qualche brividino solo per qualche incertezza dei compagni: eh sì, gli inglesi dietro danno sempre l'impressione d'essere tutto fuorché piedi veloci. Pallister e Johnsen sono quasi insuperabili sui palloni alti, ma se l'azione è a pelo d'erba, mai ispirano sicurezza: buon per loro che i tracagnotti Neville e Irwin sono furetti e, incuranti dei calcioni e della stazza fisica degli avversari, non perdo- no mai l'attimo fuggente della respinta. Chi invece l'attimo lo perde, e malamente, è il famoso Cantona: al 24', nell'unico contropiede degno, è liberato da Giggs in piena solitudine ai confini dell'area. Ha tutto il tempo per decidere se avanzare o calciare: sceglie la seconda soluzione, ne viene fuori un'ignobile ciabattata alle stelle della Westfalia. Il Borussia trema una sola altra volta, in chiusura, quando il difensore Feiersinger, credendo di possedere un piedino fatato, appoggia al portiere: il risultato è un autogol evitato per pura casualità. Primo tempo, dunque, all'insegna della battaglia fisica, con scontri sempre duri ma corretti (solo Pallister è ammonito per gomitata assassina). Corsa tanta, agonismo esasperato ma schemi e idee poche. Sul fronte germanico cercano gli uni e le altre Moeller e Paulo Sousa (altri due ex juventini), su quello inglese Beckam e Butt. Vorrebbe, o dovrebbe farlo pure Cantona, invece la celebrità del Manchester ciecamente trascina per il prato le enormi masse muscolari contenute in Dragoni del calcio dei progenitori. La ripresa è sempre all'insegna della battaglia, ma al 4' un bagliore illumina gli inglesi e Butt perfora centrocampo e difesa teutonica: tira anche bene, il palo salva i borussi. Le imprecazioni alla malasorte dei rossi del Manchester si volgono, pochi minuti più tardi, in ringraziamenti quando Van der Gouw, forse euforizzato dall'ottimo inizio, esce per farfalle e il colpo di nuca di Herrlich è respinto dalla traversa. Pur gonfio di riserve e riserve delle riserve il Dortmund forza i tempi e si espone al contropiede: al 21 ' sembra fatta per gli ospiti, Beckham s'incunea, supera il portiere, sulla linea Kree manda in corner. Sembra che lo 0-0 sia il destino della battaglia, invece, al 30' Maciste Tretschok, sin qui solo velleitario, indovina la bomba che cola a picco il Manchester United incapace di approfittare di una squadra decimata. Claudio Giacchino B0RUSSIA D. [532] KLOS 6 REUTER 6 FEIERSINGER 6 KREE 6.5 RICKEN 6 (43' St FREUND) sv LAMBERT 6 SOUSA 6,5 MOELLER 6,5 HEINRICH 6 HERRLICH 6 (45' st ZORK) sv TRETSCHOK 6 (40' st REINHARDT) sv All.: HITZFELD 6,5 Arbitral Rati: 30' st Tretschok. 1 MANCHESTER U.[a±2\ WAN DER GOUW 6 NEVILLE 6.5 PALLISTER 5,5 JOHNSEN 5.5 IRWIN 6 BECKHAM 6.5 BUTT 6.5 KEANE 6 GIGGS 6 CANTONA 5 SOLSKJAER 5.5 (29 st COLE) sv All.: FERGUSON 6 0 Ammoniti: Pallister, Ricken, Keane; Spettatori: 53 mila circa. Per Cantona, stella del Manchester, una serata fallimentare; non è mai risultato pericoloso

Luoghi citati: Dortmund, Germania, Manchester