Ralph, il gatto rosso vince Amalfi Cartoon di Simonetta Robiony

Ralph, il gatto rosso vince Amalfi Cartoon Nessun italiano premiato al Festival Ralph, il gatto rosso vince Amalfi Cartoon Sconfitto l'autoritratto diBruce Willis Polemica tra Goti e «Cronaca in diretta» AMALFI DAL NOSTRO INVIATO Brace Willis, il superdivo americano che pure aveva accettato di andare in concorso a «Cartoons on the bay» con un suo cartone animatoautoritratto «Bruno the kid», non ce l'ha fatta. L'implacabile giuria non gli ha regalato nemmeno una menzione. Così come nessun riconoscimento è andato all'Italia, nemmeno per «Lupo Alberto» di Silver, il più noto e il più applaudito dei nostri filmati, e questo nonostante che tra i 58 cartoni in concorso ben 5 fossero italiani e italiana, della Sacis, fosse l'organizzazione della manifestazione. Il Pulcinella d'oro per il miglior personaggio, così come quello d'argento per la miglior serie per bambini, è andato all'americana «Rotten Ralph» in onda sul Disney Channel, pupazzo animato di un gatto dal pelo rosso che inanella una cattiveria dietro l'altra e conclude ogni sua avventura dicendo: «Non sono cattivo, sono solo schifoso». Altri due Pulcinella, daccapo d'oro e d'argento, sono andati al canadese «Link», sit-com d'animazione che sfotte il nostro modo di vivere contemporaneo con un disegno scattante e nervoso. E poi premi alla Gran Bretagna, da sempre nella produzione di cartoni, alla Disney, che è come dire l'idea platonica del cartone, alla Warner Bros, la sola che sappia farle seriamente concorrenza. E la Francia, la Spagna, la Germania, che pure si stanno dando tanto da fare negli ultimi cinque anni? Tutte e tre sono state battute dalla Russia che ha schierato in concorso una sua magnifica e tremenda Bibbia, e perfino U premio per il miglior cartone europeo se l'è beccato la Finlandia con una tenerissima serie per i più piccoli intitolata «Il sole è una giraffa gialla». Strada lunga, dunque, per l'Itaba, anche se il programma Media Europa, che quest'anno ha de- Bruce Willis stinato 6 miliardi di lire al settore finanziando 51 progetti, s'è aperto anche al nostro Paese, tant'è che la Media Desk italiana dichiara di aver contattato dal 1° gennaio del '96 ben duemila società. «Cartoons on the bay» chiude. Senza premi, con molte speranze e con un «Cartoon party» condotto dalla Ventura in onda venerdì in prima serata, su Raitre. Sodano lo ha raccontato in cifre. Presenti 81 società di produzione e 56 di distribuzione; 5 film in anteprima e 56 cartoni in show case; 60 film a Musicartoons a Salerno e 16 a Maiori; 800 partecipanti tra cui anche ospiti dal Giappone e dal Sud Africa; 700 camere occupate, 2000 pasti consumati, 500 convegnisti. Nel più divertente dei tanti convegni, «Semafori Chip e Spot: la guerra dei bottoni», i catastrofisti, rappresentati dalla psicologa Vera Slepoj, fresca di una lite con la Valeri Manera di Mediaset per via di «Sailor Moon» che indurrebbe nei maschi incertezze sessuali, sono sta ti sconfitti ai punti dalla sociologa Maria D'Amato che, studi alla mano, ha sostenuto come della tv oggi si possa dire tutto e il contrario di tutto. Quale difesa allora per i bambini davanti alla tv? Sì ai «semafori» che però servono ai genitori. No ai chip antiviolenza. Sì a un programma educativo che insegni a usare la tv. No a ima televisione bambinizzata dall'alba al tramonto. Solita polemica a margine. Gori, capo di Canale 5, invitando la Rai a istituire anche lei la «fascia protetta» del pomeriggio, ha criticato «Cronaca in diretta» di Sassoli sostenendo che «non sarà la D'Eusanio, ma certo non è per i bambini». Rapidissima e velenosa la replica di «Cronaca in diretta». «Gori parla da marito per giustificare il Telegatto assegnato a sua moglie Cristina Parodi. E' una dichiarazione pretestuosa, la sua». Simonetta Robiony Bruce Willis