Vasco invitato dal Papa di Marinella Venegoni

Vasco invitato dal Papa L'autore di «Bollicine» al 23° Congresso Eucaristico Nazionale? Vasco invitato dal Papa La Chiesa: il rock non è più del diavolo Blasco: sono già occupato a sopravvivere BOLOGNA. «Sono già occupato a sopravvivere. Non prendo impegni £i lunga scadenza». Invitato al «Jesus Live Superstar», il concerto che si terrà a Bologna il 27 settembre prossimo alla presenza del Papa, in diretta Raiuno, a chiusura delle celebrazioni del Ventitreesimo Congresso Eucaristico Nazionale, Vasco Rossi se n'è uscito ieri con questo commento sibillino: attento a non ferire la sensibilità di alcuno, preoccupato anzi per la propria. Analogo invito è stato esteso, dall'impresario Bibi Ballandi che cura l'organizzazione anche televisiva dell'evento bolognese, a tutti i colleghi cantautori di Blasco: da Francesco De Gregori a Franco Battiate, da Venditti a Lucio Dalla, da Baglioni a Ramazzotti, a Zucchero e Jovanotti, ogni management degli artisti più amati nel nostro Paese è stato interessato alla futura kermesse, con la quale la Chiesa ribadisce la propria attenzione verso i beniamini delle masse giovanili, interlocutori privilegiati dei ragazzi, che Giovanni Paolo II chiama «i nuovi comunicatori)). A livello intemazionale, sono stati contattati i manager di Whilney Houston, Sting e della nuova musa soul Toni Braxton. Non è la prima volta che questo succede, e eerto l'appuntamento fa gola soprattutto a molte superstar straniere, per le quali la serata rappresenterebbe un'occasione irripetibile di promozione e di immagine. Ma la vera notizia è l'ulteriore tappa nell'escalation vaticana verso il mondo della musica pop e rock: iniziata con l'invito a Battiate a cantare in Vaticano, di fronte al Papa già quattro anni fa, «L'Ombra della Luco» e «L'Oceano di Silenzio», essa è proseguita con nuovi testimonial meno a tema, come Giorgia, Ron, Tosca: recentemente poi i Nomadi, più filocubani di Fidei Castro, hanno inciso il «Tantum Ergo» in latino. Adesso, la rivoluzione s'è completata: non si può proprio dire che Vasco Rossi abbia mai rappresentato un modello di vita cristiana. Un'intera generazione di adulti che si avviano alla terza età lo ha ripetutamente accusate di maledettismo, ne ha rampognato lo spi¬ rito libero, ha criticato la coincidenza fra arte e vita che segna il suo percorso artistico. Appare chiaro che chi ha stilato l'elenco nel quale Vasco compare non s'è posto affatto questi problemi. La Chiesa dunque cambia. Su alcuni temi, il Papa appare molto più a sinistra di Bertinotti, sempre più solo com'è rimasto a parlare della necessità di difendere e aiutare i più deboli e gli emarginati: tematiche simili si ritrovano spesso nelle canzoni più cantate dai cantautori, e la cosa non dev'essere sfuggita alle alte sfere della Chiesa cattolica, che ora ha smesso di chiamare il rock «musica del diavolo» - come faceva il cardinale Ratzinger solo pochi mesi fa - e sta forse pensando di trovare formidabili alleati in alcune delle sue campagne più importanti. A decretare la riabilitazione dello stile musicale più amato negli ultimi cinquant'anni, è stata ieri ufficialmente la Conferenza episcopale italiana, Cei, che ha presentato il progetto «Hope Music», con il quale intende dare slancio a nuove iniziative legate al rock: «Si tratta di una grandissima novità, una vera svolta per la Chiesa - ha spiegato don Giandomenico Valente, coordinatore nazionale del progetto -. E' la prima volta che la Chiesa porta avanti una proposta di questo genere. Per anni il rock è stato bandito, ci sono state tante critiche da parte nostra nei confronti di questa musica, spesso anche con posizioni radicali. "Hope music" vuole dimostrare che questo atteggiamento è cambiato: la musica rock è un mezzo neutro di comunicazione che può essere utilizzato in modo positivo e negativo». «Hope: Music» sarà un Festival biennale per cantautori e gruppi, diventerà un disco e una scuola professionale che potrebbe fare concorrenza al Cet di Mogol. A chi gli ricordava le censure a Jimi Hendrix, Ac/Dc e Rolling Stones, Don Valente ha risposto: «Personalmente sono a favore del rock e delle discoteche. Il rock non è la musica del diavolo, assolutamente: in molti casi può essere persino la musica di Dio». Marinella Venegoni Vasco Rossi non è il solo artista invitato al concerto che si terrà a Bologna il 27 settembre prossimo alla presenza del Papa. Con lui ci sono Francesco De Gregori, Franco Battiate, Antonello Venditti, Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Eros Ramazzotti, Zucchero e Jovanotti

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