Tessili, «gravi violazioni»

Tessila «gravi violazioni» Ispezioni in aziende che applicano il contratto contoterzisti alternativo Tessila «gravi violazioni» Sotto accusa l'accordo siglato dalla Cisal ROMA. Gli ispettori del ministero del Lavoro inviati nella zona di Rovigo, presso una delle aziende tessili che ha applicato il contratto dei contoterzisti siglato dal sindacato autonomo Cisal hanno rilevato «gravi violazioni» nell'applicazione della normativa sul lavoro. Le violazioni, come ha riferito il ministro Treu, riguardano soprattutto i salari, l'orario di lavoro, l'utilizzo di manodopera minorile. Treu ha quindi annunciato che a carico della azienda in questione (la «G e B» di Frasinelle Polesine) scatteranno «tutte le sanzioni del caso» e che «altre ispezioni sono già partite in tutto il Nord-Est». «I primi risultati - ha detto il ministro - sono preoccupanti. Il contratto sulla carta non era chiaro, e per questo abbiamo mandato le ispezioni di cui, al momento, solo della prima conosciamo tutti gli esiti: ci sono parecchie violazioni di fatto della normativa e la colpa è in parte del contratto, in parte dell'azienda». L'ispezione era partita dopo una denuncia della Cgil che aveva definito «pirata» il contratto raggiunto tra la Cisal e alcune associazioni di categoria minori. In particolare, la Cgil denunciava una riduzione dei salari del 40 per cento, il non riconoscimento del lavoro domenicale, un orario giornaliero fino a 13 ore, una limitazione dei diritti di maternità e malattia, la legalizzazione del lavoro infantile. Secondo la Cisal, le violazioni riscontrate dagli ispettori sono relative solamente «alla mancata applicazione di alcune parti del contratto». «Se il ministro manda le ispezioni - ha affermato il segretario generale del sindacato, Gaetano Cerioli - non fa altro che il suo dovere. Non abbiamo nulla da nascondere, perché il contratto, siglato nell'agosto del '96, è stato approvato regolarmente dal ministero che non ha rilevato alcuna irrego¬ larità o illegalità e che ha dato tutti i nulla osta necessari». Cerioli ha però aggiunto che, «con la raffica di controlli» nelle aziende che hanno applicato il contratto «il ministro deve stare attento a non rendersi complice dei sindacati confederali, cedendo alle più diverse pressioni e ponendo in essere situazioni vessatorie». Secondo le informazioni fornite dalla Cisal, le aziende tessili che hanno applicato il contratto dei contoterzisti siglato con la Unifil sarebbero non meno di 500, diffuse su tutto il territorio. Le aziende del Nord-Est, in particolare, asserisce la Cisal, guarderebbero con interesse crescente alla maggiore flessibilità introdotta da questo contratto, che permetterebbe loro di contrastare la concorrenza che viene dai Paesi dell'Est, dove il lavoro costa meno. [r. e. s.)

Persone citate: Cerioli, Gaetano Cerioli, Treu

Luoghi citati: Roma, Rovigo