«Un'opera salva-vite»

«Un'opera salva-vite» «Un'opera salva-vite» Finardt: quei 100 km sono diventati un incubo «Era ora». Non ha dubbi il cantautore Eugenio Finardi, che decine di volte ha percorso quei cento chilometri tra Bologna-Firenze con i camion che lo seguono nelle sue tournée: «E' un'autostrada della morte, un vero inferno. Basta contare i morti delle vacanze di Pasqua per rendersene conto. E non è l'unica che andrebbe ammodernata». Qualcuno obietta che sarebbe meglio avere trasporti ferroviari più efficienti e meno traffico su gomma. E' d'accordo? «Sono d'accordo su ferrovie più efficienti, anch'io se devo andare da Milano a Roma prendo il treno o l'aereo. Ma se vado a suonare in un paese sugli appennini toscani o sulle montagne della Calabria come faccio? Cerco un treno alle tre di notte e ci carico su tutti gli strumenti? Strade e rotaie non sono in alternativa, fanno parte delle infrastrutture di base di un Paese e devono essere adeguate ai tempi». Si tirerà addosso le ire dei verdi... «Io ho in simpatia gli ecologisti, ma in questo caso sbagliano. Ci sono problemi peggiori di una variante autostradale, come l'inquinamento industriale e gli abusi edilizi. Io ho un terribile ricordo di viaggio: alcuni anni fa, stavamo tornando da un concerto dalle parti di Roma. Ci trovammo di fronte un camion rovesciato. L'autista era morto, ambulanza e polizia non erano ancora arrivate. Fummo costretti a fermarci alla prima area di sosta per riprenderci dallo choc». Così ragionando, le autostrade da raddoppiare o ammodernare sarebbero molte, non crede»? «Sì, certo. La Milano-Chiasso è a due corsie. Assurdo. E pure la Milano-Venezia e la tangenziale di Milano sono del tutto inadeguate. Un Paese che voglia definirsi moderno deve pensare a questi e a tanti altri lavori. Un esempio? Le fibre ottiche: l'Italia andrebbe tutta cablata, non ha senso che per ricevere il segnale televisivo si debbano impiegare le antenne di quarant'anni fa». [s. man.] Il cantautore Eugenio Finardt

Persone citate: Eugenio Finardi