Autosole, una corsia per i lavori di Flavia Amabile

Autosole, una corsia per i lavori Dopo 23 anni, primo colpo di piccone per la variante di valico appenninica Autosole, una corsia per i lavori II via agli scavi di due gallerie pilota Pedaggi più alti per finanziare la spesa ROMA. Dopo 23 anni, per la variante di valico è giunto il giorno delle inaugurazioni. Si parte, dunque, con una complessa operazione. Due fasi, cinque-sei anni di lavori, e un sicuro aumento delle tariffe a carico degli utenti dovrebbero garantirne il completamento. Il primo passo è la realizzazione di due cunicoli-pilota. Si tratta di due tunnel lunghi 8,6 chilometri e larghi quasi quattro metri. Lo scavo sarà effettuato dal gruppo italo-austriaco Todini-Illbau e dovrebbe essere completato nel giro di due anni. Dagli scavi verrà estratto circa mezzo milione di metri cubi di materiale: andranno a formare il terrapieno su cui verranno costruite nuove aree di servizio a Badia Nuova e Poggiofino. Dallo scavo dei cunicoli-pilota, gli esperti ricaveranno anche qualcos'altro di molto prezioso, la conoscenza delle caratteristiche geologiche della zona, in modo da verificare la bontà dei progetti effettuati e, eventualmente, apportarvi delle modifiche prima di dare il via ai lavori veri e propri. La seconda fase, infatti, prevede la realizzazione di quella che nei progetti è chiamata la «Galleria di base»: «Una delle opere autostradali più impegnative mai progettate», ha spiegato ieri il ministro dei Lavori Pubblici Paolo Costa. Un'opera che avrà - come ha sottolineato Giancarlo Elia Valori, presidente della società Autostrade - «un alto impatto occupazionale»: dovrebbe creare occupazione diretta per circa 5 mila persone, e altrettanti posti nell'indotto, per una durata di cinque o sei anni. Ma i benefici potrebbero anche avere maggiore durata. «Con la variante di valico si inizia un processo generale», ha annunciato il ministro Paolo Costa. Ma è stato Aurelio Misiti, presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, a chiarire il perché. «Dobbiamo tener presente che se in un primo momento la variante porterà dei vantaggi, in seguito rischia invece di creare grossi problemi». La rete non sarebbe in condizioni tali da poter affrontare il maggiore traffico che ne deriverebbe, ha, in sostanza, avvertito Misiti. Non lo è la Roma-Firenze, ma non lo è soprattutto la Salerno-Reggio Calabria, «un'autostrada ad altissimo rischio», dove «il degrado è giunto al punto di non ritorno». Secondo Misiti, le autostrade italiane sono paragonabili a «un signore di cinquant'anni» per grado di usura, e quei circa trecentocinquanta chilometri a Sud di Salerno, «a un vecchio di ottantanovant'anni costretto a continuare a lavorare». Molti sono «i tratti non sicuri», i pilastri da sostituire completamente, prima che avvenga una catastrofe. C'è anche un altro tratto su cui, però, sarà necessario intervenire: il traforo Cuneo-Nizza. «Un progetto importantissimo», ha affermato Valori, per esaltare «il nostro ruolo di collegamento tra Nord e Sud dell'Europa». Ma dopo la nomina di una commissione intergovernativa italo-francese, i lavori «vanno a rilento per le difficoltà finanziarie della delegazione italiana». E' necessario, dunque, intervenire sull'intero sistema, e ieri durante l'annuncio dell'inizio dei lavori della variante di valico erano tutti d'accordo, dal presidente della società Auto- strade, al ministro Costa. Certo, un'operazione di questa portata ha costi non irrilevanti, almeno 15 mila miliardi, ma, secondo il ministro Costa «trovare i fondi non sarà assolutamente un problema»: «Tra il 40 e il 70% ricadrà sulle gobbe dei cittadini». Aumenti in vista, dunque, ma ne varrà la pena: «Vi saranno riduzioni di costi di natura diversa, vi sarà un miglioramento generale della concorrenzialità del sistema economico del Sud, e si creeranno benefici economici diffusi», ha spiegato Misiti. In realtà sarà l'intero sistema delle tariffe a risultare modificato, come ha rivelato il ministro Costa. Entro giugno sarà avviata la privatizzazione della società Autostrade. Il piano finanziario di settore è pronto ed è ora sul tavolo del ministro del Tesoro, Carlo Azeglio Ciampi. Ottenuta l'approvazione dei ministri competenti, il piano sarà inviato alle società e, ha affermato Costa, «spero che siano in grado di restituircelo rapidamente, dopodiché rimane da definire la convenzione e la modifica della delibera sulle tariffe». Si tratta di eliminare i poteri di intervento politico, un passo necessario per rendere la società Autostrade appetibile per i privati. Flavia Amabile Previsti due anni per concludere la parte iniziale del progetto. Il ministro: dobbiamo già pensare all'ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria e alla Cuneo-Nizza Nel tratto appenninico dell'Autostrada del sole sono cominciati i lavori di realizzazione della variante di valico

Persone citate: Aurelio Misiti, Carlo Azeglio Ciampi, Giancarlo Elia Valori, Misiti, Paolo Costa, Valori

Luoghi citati: Europa, Firenze, Nizza, Reggio Calabria, Roma, Salerno