Antisemitismo, mea culpa della Chiesa di M. T.

Antisemitismo, meo culpa della Chiesa «Vogliamo presentarci al Giubileo facendo chiarezza sulla nostra storia» Antisemitismo, meo culpa della Chiesa Un convegno di riflessione dopo l'esortazione del Papa I RAPPORTB TRA CATTOLICI ACITTA' DEL VATICANO ottobre, in Vaticano, si discuterà di un tema scomodo e difficile: l'antisemitismo, e i rapporti fra questo fenomeno e la religione cristiana. La Chiesa si prepara al 2000, vuole giungere a quella data dopo aver fatto chiarezza nei suoi duemila anni di vita. E così, in autunno, prenderà il via un convegno di studi su questo capitolo così controverso dei rapporti fra ebraismo e cristianesimo. Lo ha annunciato il segretario del Comitato Centrale del Grande Giubileo, monsignor Sergio Sebastiani. «Si tratta di fare un esame di coscienza - ha detto il prelato - proprio come ha indicato il Papa. Un tema al quale non si sottrarrà nemmeno la nostra rivista, quando sarà il mo¬ mento, pubblicando in merito articoli. Nel caso specifico del convegno si tratterà di capire che cosa è avvenuto nel mondo cattolico. Sarà un'analisi condotta senza fare polemiche con nessuno e che non esaminerà il problema dal punto di vista politico». L'annuncio è stato fatto durante la presentazione, nella Sala Stampa della Santa Sede, della rivista «Tertium Millennium», nata dalla collaborazione fra il Comitato Centrale e le Edizioni Piemme. Ogni due mesi quello che Sebastiani ha definito «bollettino-rivista» farà il punto sulle iniziative e sui temi principali della preparazione al Giubileo, e forntià indicazioni, spunti e materiale anche per i vari «comitati nazionali» che si stanno attivando in tutto il mondo. «Per la prima volta il Vaticano - spiega Sebastiani - si è dotato di una vera e propria rivista, organo di collegamento tra i diversi organismi che a ogni livello sono impegnati nella preparazione dell'evento di fine millennio». A ottobre partirà il convegno storicoteologico sull'antisemitismo. Un pool di esperti e ricercatori a livello internazionale dibatterà con grande libertà la questione. «Noi - sottolinea il presule - preferiamo parlare di antigiudaismo. Il convegno sarà l'occasione per un esame storico fatto con molta serenità di giudizio, perchè non vogliamo fare polemica con nessuno ma soltanto chiedere perdono per i torti che abbiamo commesso». [m. t.]

Persone citate: Sebastiani, Sergio Sebastiani