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Assassinata in aula a Bari Un giallo Assassinata in aula a Bari BARI. Non vi sarebbe alcun collegamento tra i due omicidi avvenuti a Bari nel giro di dodici ore. Il primo, quello di Andrea Guerra, 25 anni, piccolo boss con diversi precedenti penali, sarebbe connesso con contrasti all'interno di gruppi criminali della città. Non si conosce ancora il movente, invece, dell'uccisione di Angelo Pavone, ingegnere di 39 anni, barese. Andrea Guerra, considerato vicino al clan che fa capo alla famiglia di Cosola, è stato ucciso poco dopo mezzogiorno di martedì in piazza Umberto, nell'ex frazione barese di Carbonara. I killer - quasi certamente quattro persone con il volto scoperto - hanno fatto fuoco fra la gente che affollava il mercato ortofrutticolo, sparando venti colpi di mitraglietta calibro 7,65. La seconda uccisione è avvenuta intorno alle 23 di martedì sulla strada provinciale BariBitritto. Angelo Pavone era alla guida di una Bmw quando è stato affiancato da una motocicletta da bordo della quale sono stati sparati sette colpi di pistola calibro 7,65. Due hanno raggiunto l'uomo al torace: è morto subito dopo il ricovero. Pavone svolgeva la sua attività professionale in uno studio in corso Alcide De Gasperi, nel capoluogo pugliese. Stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro. Aveva un figlio di un anno, nato da una relazione con una signora barese. Da qualche tempo si era trasferito da Acquaviva delle Fonti a Bari, dove abitava insieme con la compagna e il figlioletto. L'automobile in cui è stato trovato aveva il freno a mano inserito e | gli stop di segnalazione in funj zione: gli investigatori, quindi, i ritengono possibile che la vitti' ma sia stata indotta a fermarsi I con uno stratagemma. Non i escludono che a sparare sia sta[ ta una persona che si trovava con l'uomo a bordo della vettura. Le indagini sui due delitti sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bari, Antonino Mirabile. [t. a.]