E Netanyahu rifiuta la mediazione europea

E Netanyahu rifiuta la mediazione europea HEBRON, UN ALTRO GIORNO DI INTIFADA E Netanyahu rifiuta la mediazione europea GERUSALEMME. Circa 40 persone (trenta civili, due poliziotti palestinesi e otto soldati israeliani) sono rimaste ferite nei nuovi scontri scoppiati ieri a Hebron fra israeliani e palestinesi al termine dei funerali di una delle tre vittime di martedì. A rinfocolare la tensione ha contribuito anche la notizia del rilascio dei due seminaristi ebrei che avevano ucciso uno dei palestinesi. Ieri dalla folla che partecipava al funerale del «martire», si sono levate grida di vendetta. Poi il lancio di bottiglie e pietre contro le postazioni israeliane. I militari hanno risposto sparando sulla folla con proiettili di gomma. Intanto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, due giorni prima della visita in Italia, ha respinto la proposta avanzata lunedì dall'Unione Europea di concordare tra Bruxelles e Washington un «codice di condotta» cui dovrebbero attenersi Israele e l'Autorità palestinese. Nella foto, a Hebron i palestinesi caricano a bordo di un «pickup» un loro connazionale ferito. [AdnKronos-Ansa]

Persone citate: Benjamin Netanyahu, Netanyahu

Luoghi citati: Bruxelles, Gerusalemme, Israele, Italia, Washington