I voyeur del fisco americano di Andrea Di Robilant

I voyeur del fisco americano Curiosavano nei dossier di famose star o di nemici personali I voyeur del fisco americano Licenziati o ammoniti 850funzionari WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per i guardoni del fisco americano è arrivato il giorno del giudizio: l'Internai Revenue Service (Irs), l'implacabile agenzia per la raccolta delle tasse, ha annunciato di aver licenziato in tronco 23 funzionari, di averne puniti altri 349 e redarguiti 472. Motivo di questo drastico provvedimento: centinaia di funzionari sfruttavano i computer dell'Irs per dare furtive sbirciatine negli affari ultrapersonali di personaggi famosi, con una spiccata preferenza per le star di Hollywood. Elizabeth Taylor e Tom Cruise sono tra le vittime più assidue dei curiosoni del fisco. Ma alcuni agenti non si limitano a violare la privacy di persone famose. Magari danno un'occhiata ai conti del vicino di casa, di un rivale, di un nemico politico. Com'è successo ad un agente che era anche un membro del Ku Klux Klan, e che ha sfruttato la sua posizione per raccogliere informazioni sia su altri membri del Klan che su persone che combattono la loro organizzazione razzista. L'annuncio dell'Irs ha colpito alcuni per la sua severità. Ma il successo dell'agenzia poggia in larghissima parte sul rapporto di fiducia con i contribuenti. E abusi del genere possono danneggiarne gravemente l'immagine. «E' un rapporto talmente delicato che noi preferiamo licenziare subito, in tronco - spiega David Mader, direttore dell'Irs -. Poi, in un secondo tempo, andiamo a vedere di che cosa si tratta». Mader assicura che il fenomeno dei «guardoni» non è cosi diffuso, e che probabilmente molti agenti che l'Irs ha preferito licenziare in realtà non hanno commesso nulla di grave. Ma in realtà il fenomeno ha preso piede già da qualche an- no e i provvedimenti anche drastici dell'agenzia non lo hanno interrotto. «Semmai la situazione sta peggiorando», insistono i collaboratori del senatore John Glenn, l'ex astro- nauta che più di tutti a Washington si sta battendo per reprimere le «cattive abitudini» di molti agenti del fisco. Almeno la metà dei 102 mila impiegati dell'Irs può accedere al circuito integrato dell'agenzia, che permette di andare a frugare negli affari di qualsiasi contribuente. E molti lo fanno tanto per passare il tempo, senza nemmeno sapere che stanno compiendo un'azione illecita. Così, almeno, risulta da un'inchiesta interna dell'Irs. In realtà il quadro normativo non è perfettamente chiaro. Il regolamento interno dell'Irs dice chiaramente che nessun funzionario del fisco può guardare nei conti di un contribuente, se non nell'ambito di un controllo specifico e autorizzato. Ma le corti che hanno affrontato casi di voyeurismo fiscale sono sempre state piuttosto riluttanti a definire illegali le sbirciate degli accusati. Purché, naturalmente, l'informazione letta non venga poi inoltrata ad altri. E finora non risulta che nessuno di questi guardoni abbia violato la legge. Andrea di Robilant A Hollywood le vittime preferite come Liz Taylor e Tom Cruise. Ma c'era chi spiava i vicini di casa L'attrice Liz Taylor era uno dei personaggi più perseguitati dai guardoni dell'Irs, il fisco Usa

Persone citate: David Mader, Elizabeth Taylor, John Glenn, Licenziati, Mader, Tom Cruise

Luoghi citati: Hollywood, Usa, Washington