Dopo i pm,gli avvocati:no alla riforma di Carlo Federico Grosso

avvocati Bocciate» le proposte della Bicamerale sulla giustizia. Il 18/19 aprile assemblee parallele « avvocati Cordova-, sembra il progetto Getti ROMA DALLA REDAZIONE Mentre la missione in Albania infiammava il dibattito politico, sono continuate a piovere su Montecitorio, ieri, anche le reprimende contro il progetto elaborato da Marco Boato per riformare i 13 articoli della Costituzione che riguardano la giustizia. «Riforme identiche a quelle previste dal "piano di rinascita democratica" di Licio Gelli» è arrivato a chiamarle il procuratore di Napoli Agostino Cordova, uno dei magistrati che ha più lunga esperienza di indagini sulla massoneria. L'occasione per esprimersi il pm l'ha colta in un'intervista al settimanale Il Borghese. In particolare, sulla proposta di modificare la composizione del Csm, inserendo elementi «laici» e non solo togati, Cordova ha detto: «Se il Csm è l'organo di autogoverno della magistratura, e se questa è un ordine autonomo ed indipendente da ogni altro potere, il Csm dovrebbe essere composto solo da magistrati. Altrimenti, perché non inserire dei magistrati nei consigli dell'ordine degli avvocati?». E sul piede di guerra hanno deciso di scendere anche gli avvocati. Cosi il 19 aprile prossimo sarà davvero un giorno di fuoco per la giustizia. Mentre i magistrati si riuniranno in assemblea in un'aula di palazzo di Giustizia a Roma, gli avvocati contromanifesteranno in Cassazione, nell'aula Pietrostefani. «Esporremo ragioni opposte a quelle dei magistrati riguardo alle proposte avanzate in Bicamerale. Riteniamo utile esprimere i nostri giudizi sulla separazione delle carriere e sul- la necessità di riformare il Csm» ha detto Gaetano Pecorella, presidente dell'Unione Camere Penali, aggiungendo che «le critiche mosse dai pm sono nocive a un sereno dibattito sulla giustizia». Gli avvocati si spingeranno però anche oltre: accusano infatti i pm di «ammantare sotto grandi principi ragioni carrieristiche». Pecorella ha anche spezzato una lancia in favore di uno sdoppiamento del Csm: ci vorrebbe - ha spiegato - un organo di controllo per i giudici, e uno per i pubbli- ci ministeri. Quest'ultimo, è il giudizio del rappresentante degli avvocati, dovrebbe avere funzioni esclusivamente disciplinari. La presa di posizione degli avvocati non ha suscitato eco nel Palazzo, mentre quelle dei magistrati continuano ad alimentare il dibattito politico, per questo i magistrati terranno il 18 aprile a Roma, al residence Ripetta, una giornata di convegno, e di confronto con gli esponenti dei partiti. Hanno già dato la loro adesione alcuni membri del Comitato garanzie della Bicamerale, Folena del pds, Maceratini di An, Urbani di Forza Italia e il relatore Boato, dei Verdi. Il 19, poi, l'Associazione nazionale magistrati ha indetto un'assemblea nazionale a palazzo di Giustizia. In una nota, il suo presidente, Elena Paciotti, ha precisato che «l'Associazione intende dare un contributo costruttivo e dialettico sui temi in discussione, offrendo una serie di soluzioni». Ma proprio ieri si è saputo che, in tutta probabilità, il Csm non riuscirà a discutere, come previsto, della «bozza Boato»: i quattro componenti laici del Polo in Consiglio, Fois e Viviani di Forza Italia, Gabri e Fumagalli ex della Lega, hanno confermato che, per impedire la discussione, usciranno dall'aula, facendo mancare il numero legale. E si annuncia dunque movimentata l'audizione, venerdì prossimo, in Bicamerale del vicepresidente del Csm. L'Associazione magistrati della Corte dei conti ha invece protestato per la progettata soppressione delle funzioni giurisdizionali della Corte. E, prima della riunione del Comitato garanzie prevista oggi, i Verdi hanno fatto sapere quale posizione assumeranno formalmente in Bicamerale, per quel che riguarda le riforme istituzionali: «Indicazione diretta del premier, doppio turno di coalizione, premio di maggioranza per la coalizione che vince. Insomma, come nei Comuni: funziona, garantisce stabilità di governo, e rispetta le opposizioni». Paciotti: «L'Anm intende dare un contributo costruttivo sui temi in discussione, offrendo una serie di soluzioni» Ma forse il Csm non potrà discutere la «bozza Boato»: i 4 componenti laici del Polo faranno mancare il numero legale LE PROTESTE ANTl-RSFOftME 1Dimissioni «in blocco» dei rappresentanti dei Tar al consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, oggi, per protestare contro la proposta di creare un'altra sezione del Consiglio di Stato, con compiti di consulenza al governo, previsto dalla Bicamerale 2Sciopero degli avvocati penalisti. Il 19 aprile l'Unione camere penali ha invitato i suoi iscritti ad astenersi dalle udienze, e tenere a Roma un'assemblea generale. Ordine del giorno «dibattere a livello nazionale il problema e fornire adeguate risposte all'atteggiamento della magistratura» 3Manifestazione dei magistrati. Il 18 aprile a Roma, al residence Ripetta, confronto tra l'Associazione nazionale magistrati ed esponenti politici. Il 19 assemblea generale a palazzo di Giustizia. Il vicepresidente del Csm Carlo Federico Grosso

Luoghi citati: Albania, Napoli, Roma