PRIMO LEVI IL RICORDO DI BOBBIO

PRIMO LEVI IL RICORDO DI BOBBIO CONCERTO ALLA MEMORIA PRIMO LEVI IL RICORDO DI BOBBIO SE questo è un uomo. Il titolo del libro nasce da una breve poesia che precede: «Voi che vivete sicuri / nelle vostre tiepide case, / voi che trovate tornando a sera / il cibo caldo e visi amici: / considerate se questo è un uomo / che lavora nel fango / che non conosce pace / che lotta per mezzo pane / che muore per un sì o per un no. / Considerate se questa è una donna, / senza capelli e senza nome / senza più forza di ricordare / vuoti gli occhi e freddi) il grembo / come una rana d'inverno». Non ci siamo stancati di ripeterli in questi anni, li ripetiamo stasera. In queste parole è racchiuso il senso del libro. Primo non si propone soltanto di rendere testimonianza, che considera come un dovere al quale uno dei suoi tanti interlocutori Io considera, lui incredulo, addirittura predestinato, ma di capire e di far capire che cosa è avvenuto in un mondo che pure chiama «indecifrabile». Indecifrabile, sia perché coloro che sono sopravvissuti sono una sparuta minoranza, e la stragrande maggioranza è morta, nessuno è tornato a raccontare la propria morte, sia perché i sopravvissuti sono quasi esclusivamente persone, come egli stesso, che ! hanno «fruito di qualche privil \egio», e quindi non hanno po| tuto di questa storia indecifrabile «scandagliare il fondo». Quale immensità di orrore, inimmaginabile, se davvero ognuno dei milioni di morti potesse raccontare la propria morte! «Parliamo noi» - scrive - «per delega». Il salvato racconta non solo il proprio destino, ma anche quello degli altri, dei sommersi. «La demolizione condotta a termine, l'opera compiuta, non l'ha raccontata nessuno, come nessuno è mai tornato a raccontare la propria morte». Dell'indecifrabile, queste poche parole, «se questo è un uomo» son la cifra. Nei campi di sterminio è avvenuto non soltanto il massacro di milioni di uomini, ma qualche cosa di ben più terribile, la loro disumanizzazione, la «morte dell'anima», come l'aveva chiamata Vercors. Norberto Bobbio CONTINUA A PAG. 25 PRIMA COLONNA

Persone citate: Norberto Bobbio