Il ricatto della senape al cianuro

Il ricatto della senape al cianuro BONN Richiesta miliardaria per smettere, chiusi tre supermercati in tre città Il ricatto della senape al cianuro Germania, una banda ne avvelena i tubetti BONN NOSTRO SERVIZIO Ricatto al cianuro per la «Thomy» e la sua senape, diffusissima in Germania. Un ricatto da prendere sul serio dopo che una dose del veleno micidiale è stata rinvenuta in un tubetto del condimento fra quelli esposti sullo scaffale di un supermercato di Saarbruecken, nella parte sud-occidentale del Paese. Ma l'allarme è scattato anche a Brema, al Nord, e a Ratisbona, nel SudEst, dove altri due supermercati sono stati presi di mira, stando alle precise indicazioni fornite nella lettera minatoria giunta lunedì alla «Thomy», un'azienda appartenente alla costellazione del gigante internazionale dell'alimentazione «Nestlè». La polizia di Francoforte, che coordina le indagini, non ha voluto indicare ufficialmente se e quali richieste siano state avanzate nella ietterà, ma un funzionario ha parlato di vari milioni di marchi, miliardi di lire. Sempre secondo gli inquirenti il tentativo di ricatto andava avanti da mesi, fino alla svolta di lunedì. Nello scritto, tre righe battute a macchina, un avvertimento: «Questa volta sono stati colpiti non solo i prodotti "Thomy"». Quindi per gli acquirenti il pericolo poteva nascondersi ovunque e la polizia, ordina¬ ta la chiusura dei tre supermercati, ha avviato i controlli e ha invitato la clientela a riconsegnare le merci acquistate dal 1° aprile, senza aprirle. La «Thomy», dicono gli inquirenti, tenta di stabilire un contatto con chi ha architettato il ricatto, probabilmente più persone data la contemporaneità dell'azione in tre città distanti tra loro, ma finora senza risultato. Un portavoce dell'azienda ha cercato manifestamente di far buon viso a cattiva sorte, ha affermato che le minacce di avvelenamento dei prodotti alimentari sono moneta corrente per i produttori e i commer cianti, ha negato che nella lettera siano state avanzate richieste concrete e ha sostenuto che non è necessario richiamare in fabbrica tutti prodotti già distribuiti nel Paese. Ma una delle catene di supermercati coinvolte nella vicenda, la «Plus», ha subito deciso di ritirare l'intera prò duzione «Thomy» dagli scaffali delle sue filiali, per prevenire qualsiasi rischio, nell'interesse dei clienti, come ha tenuto a precisare la direzione della società. Negli ultimi anni i tentativi di ricatto ai danni di aziende tedesche si sono moltiplicati con il ri corso a veleni od esplosivi. Ancora a maggio del lo scorso anno a Bergen, nella Germania settentrionale, era stato rinvenuto un ordigno nascosto in un vasetto di yogurt. [a. g "

Persone citate: Brema

Luoghi citati: Bergen, Francoforte, Germania