GOVERNARE SENZA MAGGIORANZA di Sergio Romano

GOVERNARE SENZA MAGGIORANZA GOVERNARE SENZA MAGGIORANZA Imaggiori errori del governo Prodi non sono l'arrivo di quindicimila albanesi sulle coste italiane o il naufragio di una motovedetta albanese nelle acque del Canale di Otranto. La maggiore colpa politica del presidente del Consiglio è quella di non avere capito e previsto che la crisi albanese avrebbe esposto alla luce del sole i limiti e l'incoerenza della sua maggioranza. Non lo ha capito, temo, perché ha sempre sopravvalutato la propria capacità di navigare a vista, con fantasia e scaltrezza, fra Rifondazione e il Pds, fra D'Alema e Bertinotti, fra gli imperativi dell'Europa di Maastricht e le turbolenze della politica italiana. Ha governato, in questi mesi, nella convinzione che una maggioranza eterogenea e un'opposizione debole gli offrissero uno straordinario spazio di manovra. Ha vissuto alla giornata, rinviando i problemi più gravi, nella presunzione di essere insostituibile e di potere, all'ultimo minuto, Tappare i buchi con le toppe dei compromessi. Potrebbe riuscirci anche in questa occasione. Ma la crisi albanese, ripeto, ha avuto l'effetto di mettere in evidenza ciò che molti sapevano da un pezzo. Il governo non ha una maggioranza. La coalizione che lo sostiene è una sorta di «fronte popolare», nato per battere le destre, ma incapace di una linea politica coerente. Sulle maggiori questioni del momento - Unione moneta ria, riforma dello Stato sociale, collocazione internazionale del Paese - vi è più Sergio Romano CONTINUA A PAG. 6 SESTA COLONNA

Persone citate: Bertinotti, D'alema

Luoghi citati: Europa, Maastricht, Otranto