Rassegna allo Juvarra sullo scrittore svizzero di P. V.

A SPASSO CON WALSER A SPASSO CON WALSER Rassegna allo Juvarra sullo scrittore svizzero UNA delle più perfette opere del Novecento. Quasi spiace a bollarla in questo modo, come un marchio dì infamia e costrizione che obbligherebbe qualsiasi lettore a cibarsi della «Passeggiata» di Robert Walser, pena l'accusa d'ignoranza, ma è così. E che qualcuno dedichi a questo racconto e alla vita del suo autore due giornate di interesse pieno e vitale, che comprendono un convegno, una piccola mostra fotografica e uno spettacolo, è davvero elogiabile. Intanto perché è poco conosciuto e in secondo luogo perché Walser, pubblicato in Italia quasi integralmente da Adelphi («La passeggiata» è il numero 131 della Piccola Biblioteca, accompagnato da una illuminante nota del traduttore, Emilio Castellani), è scrittore che si adatta alla perfezione al clima di fine secolo in cui, volenti o nolenti, ci troviamo immersi. Nato in Svizzera nel 1878, fece molti mestieri, tra cui il commesso di libreria, l'avvocato, l'impiegato in due banche e anche il domestico in un castello della Slesia. Subito la sua vita ricorda quella di scrittori come Kafka e Pessoa, a cui l'accomuna l'ironia e il legame con un mondo romantico che si stava dissolvendo sotto i loro occhi. Quando si ritirava a scrivere a Zurigo, in quella che lui stesso definiva «camera di scrittura per disoccupati» cominciava il suo mestiere di scrittore ricopiando indirizzi alla «fiacca luce di una lampada a petrolio». Ci si aspetterebbe una vita triste, una narrazione che inquadra le miserie dell'uomo. Invece Walser risplende di comicità, sa guardare con affetto al mondo. Il suo peregrinare - che un amico avrebbe voluto trasformare in viaggio alle Samoa! - è un gesto naturale, una misura del tempo più che dello spazio. «Il mondo è vecchio di millenni e ricco di insperate prospettive», amava ripetere. Apprezzato da Benjamin e Kafka, che si entusiasmava alla lettura di un'altra sua perfettissima opera, il «Jakob von Gunten», storia di un giovane studente incastrato tra le pareti di un enorme collegio alle prese con i suoi insegnanti e con Ù loro sonno intellettuale, Walser sarà presentato alle 18,30 di mercoledì 9 aprile, presso il Café Procope, da Renata Buzzo, Anna Fattori e Stefania Montecchio. La sera precedente, martedì 8 aprile, Teatro Juvarra, ore 21 verrà presentato il monologo «Le avventure di un perdigiorno» - tratto da «La passeggiata» interprete Marina Bassani, seguito da un breve commento di Stefania Montecchio. In occasione della due giorni, sempre nei locali del Café Procope, saranno esposti 25 pezzi fotografici provenienti dal Museo di Biel, città natcJe di Walser, corredati da testi di poesie ed alcune lettere autografe. Il costo del biglietto è di 20 mila lire il martedì e 15 mila il mercoledì. Prenotazioni: 517.50.84. [p. v.]

Luoghi citati: Italia, Svizzera, Zurigo