Musica e parole a Zona Castalia

RADIO FLASH RADIO FLASH BUZZI E IL ROCK Musica e parole a Zona Castalia SI potrebbe accusare Enrico Brizzi (nellafoto) di un po' di cose: di usare.la lingua come la usano tutti, con quello slang fotocopiato da diari degli studenti del liceo; di vestirsi sempre con le magliette sgargianti di squadre inglesi dichiarando che quanto gli importa è solo il Bologna Fc 1909; di aver fatto nascere il buonismo con «Jack Frusciante è uscito dal gruppo» e di averlo seppellito troppo tardi, quando già in molti si erano accorti che bisognava far mietere sangue alle pagine di un romanzo, o di un film, o addirittura di un quotidiano - oltre che naturalmente alla televisione - scrivendo «Bastogne», il suo secondo romanzo, solo per dimostrare che certe cose le sapeva anche lui. Ma certo non si può accusare Brizzi di non essere naturale, di non tentare ogni volta - per ora, per fortuna, le poche volte che è uscito allo scoperto - una strada nuova, da percorrere ora con la bici del vecchio Alex (non vi ricordava un po' il protagonista di «E.T.»?) ora con la vespa di Ermanno Claypool. Di lui, delle sue passioni per i Jane's Addiction o per i Red Hot Chili Peppers, si è già detto molte volte. Dal vivo, però, a Torino non lo si era ancora potuto incontrare. Chi ha amato Aidi e ha pianto per le cattiverie di Cousin Jerry, potrà sentirne voce e chitarra lunedì 7 aprile, a Zona Castalia, per la rassegna «Dagli Appennini alle Ande» organizzata dagli Amici di Radio Flash (ingresso riservato ai soci, tel. 540.186). Eccola la nuova sfida del ragazzo bolognese nato a Nizza nel 1974, già studente al Dams, scrittore di razza perché non sta a sentire ragioni, quello che gli importa è quanto vede fuori dalla finestra, quanto esce dalle labbra dei giovani del pub, e gli tocca a forza riprodurlo con un computer e un sistema Word punto6. Insieme agli amici del gruppo fiorentino De Glaen, Brizzi presenta un pro¬ getto dal titolo più che ironico «Sub-Booteo Experience». Qualcosa che deve ricordarci il mitico calcio a punta di dito giocato a casa piuttosto che studiare latino o matematica, ma anche gli U-Boot tedeschi, che servivano per esplorare i mari e devastare con missili acqua-acqua le corazzate americane, e certamente - infine - Jimi Hendrix. Brizzi leggerà pagine di «Bastogne», suonerà, farà domande al pubblico e risponderà ad eventuali interrogatori sulla sua soddisfazione di scrittore. Certo, rimane un mistero il passaparola che ha fatto di un libro come «Jack Frusciante», pubblicato da una casa editrice indipendente come Transeuropa, uno dei libri cult di questa fine Anni Novanta. Ma è un mistero ogni successo editoriale, e anche ogni disfatta. Abbandoniamoci alla musica, per una volta, senza pensarci. Paolo Verri

Luoghi citati: Nizza, Torino