Kwasniewski in privato dal Papa E' giallo sul nuovo Concordato di Marco Tosatti

Kwasniewski in privato dal Papa ¥ giallo sul nuovo Concordato Il presidente polacco: accordo sul testo. Ma il Vaticano smentisce Kwasniewski in privato dal Papa ¥ giallo sul nuovo Concordato CITTA' DEL VATICANO. Ieri mattina, quando il Presidente polacco Alexander Kwasniewski, è arrivato in Vaticano, il Papa non sembrava di buon umore. Anzi. All'avversario - vincente - di Lech Walesa nelle elezioni del '95 e toccata una delle accoglienze più fredde mai registrate. Giovanni Paolo II lo aspettava sulla soglia della Biblioteca privata, lo sguardo fisso a terra. Kwasniewski, un po' imbarazzato, ha borbottato qualche cosa di incomprensibile. Papa Wojtyla gli ha porto la mano, dicendo: «Venga». Fine dei convenevoli. Poi hanno parlato quaranta minuti, qualche cosa di più degli usuali trentacinque di spettanza a Capi di Stato; una misura non scritta, ma non per questo meno obbligante. Oliando le porte si sono riaperte, l'atmosfera era cambiata totalmente. Il Papa sorrideva, Kwasniewski era loquacissimo. Scherzavano. «Quando verrò in Po- Ionia, avrete molto da fare con me, vi creerò molti problemi», ha detto Giovanni Paolo II, riferendosi al viaggio previsto dal 31 maggio al 10 giugno. «Ma non è la prima volta che Lei viene», ha ribattuto il Presidente. «Certo - ha concluso lo "scambio" Karol Wojtyla - ma dovrete mobilitare tante forze dell'ordine, tanta polizia». Era il momento della «delegazia» di cui facevano par¬ te anche la signora Kwasniewski, Jolanda, con impeccabile abito scuro e velo, e la figlia adolescente, Alessandra, molto elegante e compita in vestito grigio. Il Presidente le ha presentate al Papa; la signora Kwasniewska si è per due volte inginocchiata per baciare la mano di Giovanni Paolo II. Subito dopo, lo scambio dei doni; non preziosissimi, ma quello che conta è il pensiero. Il Papa ha regalato al suo ospite un acquarello raffigurante piazza San Pietro. Kwasniewski ha ricambiato con un quadro ad olio, il ritratto del beato polacco Ian Kanty, che sarà elevato agli altari dal Pontefice durante il viaggio del prossimo giugno. L'udienza di Kwasniewski era in forma privata; per cui, oltre a un protocollo ridotto, non c'erano discorsi pubblici. I contenuti del colloquio sono stati illustieti, poco dopo, da un comuni ato del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede Joaquin Navarro Valls. «Vi è stato un utile scambio di opinioni sulla situazione politico-sociale in Polonia, con speciale riferimento all'attuale costituzione e al tema della difesa e promozione della vita umana», ha detto Navarro. Poi si è parlato delle relazioni Stato-Chiesa, «sia nel contesto della millenaria storia della Polonia che della situazione del Paese negli ultimi cinquantanni, e alla luce del Concordato sottoscritto tra la Santa Sede e la Polonia il 28 luglio 1993, non ancora ratificato». Nell'incontro successivo, con il Segretario di Stato card. Angelo Sodano, «il Presidente polacco ha assicurato il suo impegno per una rapida ratifica del Concordato». E a questo punto è nato un piccolo giallo; infatti Kwasniewski ha spiegato ai giornalisti che presto «sarà pub¬ blicato un testo del governo, già accettato dalla Santa Sede, che chiarirà molti dubbi provocati dagli articoli del Concordato su temi come il matrimonio e l'assitenza religiosa». Ma da Varsavia il partito del Presidente dice che non c'è nessun testo; e l'Episcopato nega che ci sia una firma della Santa Sede. Altro tema cruciale l'aborto, Il comunicato vaticano ne parla, come a dire che Papa Wojtyla non ha certo rinunciato a toccare un tema che gli sta a cuore, ma che Kwasniewski invece non ha nessun interesse a sottolineare. Prima di entrare in Vaticano il Presidente polacco è stato fischiato da alcuni connazionali. «I fans di un Presidente lo seguono sino a Roma», ha commentato Kwasniewski, definendo «cordiale» l'incontro; anche se, a onor del vero, l'aggettivo non appare nel comunicato vaticano. Marco Tosatti Un incontro segnato da molti imbarazzi Wojtyla: «Quando verrò in Polonia vi creerò un sacco di problemi» Il Papa con il presidente polacco Kwasniewski e la moglie Jolanta Un colloquio difficile

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