Sorpresa negli enti pubblici spariti i baby pensionali

Sorpresa negli enti pubblici spariti i baby pensionali TENDENZE L'Inpdap: a riposo con 34 anni di contributi Sorpresa negli enti pubblici spariti i baby pensionali ROMA. Il «baby pensionato» è una specie in via di estinzione. Lo confermano i dati deU'Inpdap trasmessi dal presidente Mauro Seppia alla Camera: oggi nel pubblico impiego chi va in pensione anticipata ha alle spalle almeno 34 anni di contributi, requisito che è quasi pari a quello (35 anni) previsto per la pensione di anzianità dei lavoratori iscritti all'Inps. La pressoché totale scomparsa dei nuovi baby pensionati lascia comunque inalterato il problema dei pensionamenti in età anticipata rispetto a quella normale. Rispetto al passato c'è la grossa novità dei molti che lasciano l'impiego con un gran numero di anni di contributi. Dalla verifica Inpdap è emerso che nel 1996, tra i lavoratori in servizio presso gli enti locali come Regioni, Province e Comuni, quanti hanno lasciato il lavoro anzitempo rispetto all'età di pensione canonica (65 anni), avevano comunque già accumulato media¬ mente 35 anni di attività. Di poco inferiore (34 anni) il requisito medio sulla base del quale, sempre l'anno scorso, si sono ritirati a vita privata tutti gli altri «colletti bianchi» assicurati con l'Inpdap, cioè medici del servizio sanitario, insegnanti di asilo e ufficiali giudiziari. Inoltre, dei 45.400 lavoratori usciti dal settore degli enti locali l'anno scorso, il 67,30% aveva un'anzianità contributiva di 35 anni. In precedenza, la percentuale era quasi analoga (66%) ma l'anzianità di servizio era sensibilmente inferiore (29 anni). L'aumento del numero di anni di servizio dei nuovi pensionati pubblici è in parte dovuto alle limitazioni introdotte dalle leggi Amato e Dini, che per scoraggiare la fuga verso la pensione hanno aumentato i requisiti contributivo e anagrafico per la pensione anticipata, e soprattutto previsto forti tagli della pensione (fino al 35% dell'importo), [r. e. s.]

Persone citate: Dini, Mauro Seppia

Luoghi citati: Roma