Tassi, l'Europa ottimista, la Borsa riparte

Tassi, FEuropq ottimista, la Borsa riparte Fazio: «L'inflazione, i cambi e la bilancia dei pagamenti vanno nella giusta direzione» Tassi, FEuropq ottimista, la Borsa riparte Piazza Affari guadagna il 2,3%, la lira a 985 sul marco MILANO. Sui tassi l'Europa non seguirà gli Stati Uniti. Il messaggio rassicurante viene da Basilea dove sono riuniti i governatori delle banche centrali del G-10. Nella sua veste di presidente di turno del G10, il presidente della Bundesbank, Hans Tietmeyer, ha infatti detto: «Per quanto riguarda l'Europa continentale, nessuno ha dato segni di voler alzare i tassi». E ancora: «Per la Bundesbank non ci sono nel futuro prevedibili cambiamenti in vista». Sulla stessa lunghezza d'onda il governatore di Bankitalia Antonio Fazio. Che a sua volta ha osservato: «I mercati vanno abbastanza bene perché l'inflazione, il cambio e la bilancia dei pagamenti in Italia sembrano andare nella direzione giusta». Concludendo: «C'è qualche segno di ripresa economica in Europa». Poche ore prima che il governatore lanciasse questi messaggi, l'Istat aveva comunicato che in Italia l'inflazione in marzo è scesa al 2,2 per cento dal 2,4 per cento di febbraio. E le proiezioni indicano un ulteriore calo ad aprile e addirittura una stabilizzazione vicina all'I per cento per giugno. Quanto all'andamento dell'economia europea, lo stesso Tietmeyer ne ha tracciato i profili: in Europa il fronte dell'inflazione «sembra essere ancora sotto controllo, no- nostante alcuni Paesi abbiano sviluppi sui cambi dovuti al rialzo del dollaro, che ha fatto salire alcuni prezzi alle importazioni». Ma «il prezzo del barile di petrolio è calato», il mercato valutario «non desta nessun particolare tipo di preoccupazione», mentre l'economia accenna, appunto, a qualche «timida» ripresa. Forse fiutando quanto sarebbe emerso da Basilea, le Borse europee nel frattempo andavano compatte alla riscossa, invertendo il ciclo negativo innescato dal ribasso di Wall Street. Piazza Affari compresa, che ha chiuso con un progresso del 2,13 per cento del Mibtel. Anche se l'attività è rimasta prudentemente contenuta in un volume d'affari di 700 miliardi. Poco han¬ no pesato le tensioni politiche sull'Albania e il «no» di Rifondazione alla missione militare. A sua volta Wall Street ha aperto in rialzo. Quanto alla lira, ha proseguito sulla strada del rafforzamento già imboccata da alcuni giorni, chiudendo con un altro vantaggio di cinque punti sul marco. Mentre sul mercato, alla luce delle parole di Fazio che riconfermano come la stabilità della lira sia legata ad alcuni fondamentali dell'economia, riprendevano vigore le insistenti ipotesi di un nuovo ribasso del tasso di sconto, già ventilato nei giorni precedenti. Fin dalle prime battute la superlira ha mostrato i muscoli: 989,66 sulla valuta tedesca contro le 990,93 della chiusura di venerdì. Dopo essere stata indicata da Bankitalia a 985,11 ed aver toccato un valore massimo di 983,35, la nostra valuta finiva stabile a quota 985,35. Aiutata anche dall'impennata del Btp future che terminava a 127,59 contro 125,76 di venerdì scorso. Un po' più debole sul dollaro, con una chiusura a 1683,15 contro le 1659 di venerdì e le 1677,14 delle indicazioni Bankitalia. Buona giornata anche nel settore a termine. Il contratto future di giugno sul Btp decennale ha chiuso al mercato londinese del Liffe a quota 127,50, 190 punti base sopra il settlement precedente di 125,60. Le attese di taglio del tasso ufficiale di sconto e il ritorno dell'ottimismo sull'Uem hanno riportato di moda i titoli italiani che, in una giornata, hanno recuperato tutto il terreno perso il mese scorso. Con uno spread sul Bund decennale tedesco sceso a 174 punti base dai 186 di venerdì. Approfittando di vari fattori concomitanti, tra cui la ripresa di Wall Street e l'attesa di una nuova stretta sui tassi, la valuta americana ha continuato ieri a macinare record: 1,7085 su marco (1,6757 di venerdì), il livello più alto su yen dal gennaio del '93. In ripresa Wall Street, sostenuta dal buon andamento dei bond, che a metà seduta vedeva il Dow Jones in rialzo di 51 punti. Valeria Sacchi LOMBARDIA □500 IN ASSEMBLEA 50 PARTIRANNO PER ROMA VENETO VICENZA □2-300 IN ASSEMBLEA 60 PARTIRANNO PER ROMA TREVISO 300 PARTIRANNO PER ROMA SICILIA PALERMO □100 IN ASSEMBLEA PUGLIA BARI 30 PARTIRANNO PER ROMA i collegamenti ^ INVIDEOCONFERENZA 'con le unioni industriali LA PROTESTA DEGLI SMPRENDITORI Il presidente della Confìndustria Giorgio Fossa

Persone citate: Antonio Fazio, Giorgio Fossa, Hans Tietmeyer, Tietmeyer, Valeria Sacchi