CRISI NON DICHIARATA di Augusto Minzolini

CRISI NON DICHIARATA CRISI NON DICHIARATA AI piani nobili di Palazzo Madama, cioè in quelle stanze ovattate dove la prudenza è d'obbligo, già si parla di un governo istituzionale guidato da Giorgio Napolitano o da Carlo Azeglio Ciampi o, perché no, dallo stesso presidente Nicola Mancino. Un esecutivo che dovrebbe portare il Paese in Europa e fare le riforme per introdurre un sistema istituzionale compiutamente bipolare. Un governo per le riforme guidato da Massimo D'Alema è, invece, teorizzato da qualche esponente del Polo. Angelo Sanza, uomo di Rocco Buttiglione, fa esplicitamente il nome del segretario del pds, mentre uno dei professori di Silvio Berlusconi, Marcello Pera, dice senza peli sulla lingua: «Io rispetto ad altri pasticci mi fiderei più di un governo D'Alema». Di un altro governo hanno discusso ieri anche gli ulivisti del pds: anche lì di «grande coalizione», di «minoranza» e via strologando. Non importa se si tratta solo di congetture, di affermazioni da salotto o di teorie tutte da verificare. Questi discorsi concordano su un punto: il «dopo-Prodi» è già cominciato e l'unico che non se ne è accorto è il diretto interessato. Augusto Minzolini CONTINUA A PAGINA 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Angelo Sanza, Carlo Azeglio Ciampi, Crisi, D'alema, Giorgio Napolitano, Marcello Pera, Massimo D'alema, Nicola Mancino, Rocco Buttiglione, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Europa